La situazione

Nelle campagne cresce il rischio infortuni: 9 incidenti mortali in Puglia nel 2023

Redazione Bari

Meno garanzie a fronte di un lavoro stagionale. Emiliano riunisce una task force in Regione

BITETTO - L’agricoltura, secondo studi della Uila Puglia, è uno dei settori a maggior rischio, sia per entità degli infortuni che per la natura delle malattie professionali. Le vittime sono ogni anno in media tra 120 e 150 contando lavoratori dipendenti e autonomi.

Il numero, spiegano gli analisti del sindacato, deve essere letto attraverso un altro dato: l’agricoltura ha il triste primato su tutti gli altri comparti con una incidenza due volte maggiore della media. Le denunce di infortunio hanno esito mortale in media quattro volte di più rispetto alla media nazionale registrata negli altri settori, tre volte in più rispetto all’edilizia.

Stando ai dati più recenti pubblicati nei report delle organizzazione sindacali, da gennaio a settembre 2023 sono state 1.653 le denunce di infortunio in agricoltura in Puglia, con 9 incidenti mortali. Secondo una indagine curata dall’Ufficio Studi della Fondazione Metes, promossa dalla Flai Cgil. Le denunce di infortunio hanno fatto registrare un incremento del +4,8% rispetto al 2022.

La pratica illegale dello sfruttamento e della elusione caratterizzano tutto il territorio nazionale, come certificano altri dati, quelli Dell’Ispettorato nazionale del Lavoro. Tra gennaio e giugno le percentuali di irregolarità sul totale delle ispezioni in agricoltura sono state del 67,7% per quanto riguarda la vigilanza lavoro, dell’84,4% per la vigilanza previdenziale e addirittura del 94,1% per la vigilanza assicurativa.

Sempre alla ricerca di dati e riscontri numerici. esaminando i bilanci 2022 dell’Ispettorato nazionale del lavoro ci si rende conte che nella regione che conta oltre 30mila imprese agricole a conduzione non familiare, le ispezioni in materia di sicurezza in agricoltura sono state «appena»150. Dei 957 lavoratori interessati complessivamente dai controlli, per 310 di loro sono state elevate sanzioni proprio per la violazione di norme sulla tutela della salute e della sicurezza. In 403 casi si è riscontrata la presenza in azienda a nero e il tasso di irregolarità complessivo è stato del 55%.

Spesso i lavoratori soffrono il ricatto di un reddito a qualunque costo, non potendo poi esigere rispetto delle norme, e chissà quanti infortuni sfuggono alle statistiche. Non investire in prevenzione e in sicurezza non è un incidente, è una scelta.

Prendiamo in esame un arco temporale più lungo e ci rendiamo conto che e denunce di infortunio registrate in Puglia tra il 2016 e il 2020 la collocano al quinto posto, se la stessa analisi viene fatta per i casi con esito mortale la regione più esposta è proprio quella pugliese con il 12.8%.

L'occupazione nell'agricoltura si connota per la prevalenza di lavoro stagionale e precario, di cui la manodopera straniera rappresenta una fetta cospicua e semprepiù indispensabile. Sono purtroppo ordinarie le condizioni di vulnerabilità e spesso irregolarità (lavoro sommerso) i lavoratori stranieri svolgono operazioni di raccolta, potatura, mungitura, taglio dei boschi, e in generale tutte quelle mansioni agricole spesso rifiutate dagli italiani.

Ieri intanto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha convocato i sindacati confederali, accogliendo la loro richiesta, per discutere dell’emergenza incidenti sul lavoro. Si è parlato dell’istituzione di un osservatorio regionale sugli incidenti sul lavoro e dell’organizzazione di corsi sulla sicurezza nelle scuole. L’incontro si è concluso con l'impegno a convocarsi entro 15 giorni, per pianificare un programma di interventi e azioni sul territorio e nelle imprese.

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