ROMA - E' di origini pugliesi il 20enne Luigi Sbisà trovato morto martedì mattina ai piedi di una rampa di scale che porta agli scantinati nell'Istituto "Nazario Sauro" di Roma. A trovare il cadavere il personale scolastico dell'istituto di via Trionfale. Una profonda ferita lacero contusa alla testa, ha subito attirato l'attenzione dell'impiegato amministrativo che lo ha trovato prima dell'orario di ricreazione degli studenti.
Proseguono le indagini degli agenti del distretto di Primavalle, che hanno attivato la sezione omicidi della squadra mobile della questura di Roma. Sul posto anche la scientifica che ha lavorato per accertare la dinamica della tragedia.
Dalla ricostruzione effettuata dagli investigatori, coordinati dalla Procura di Roma, è emerso che il giovane sarebbe arrivato in via Trionfale con una minicar, intestata alla madre, dopo averla parcheggiata sul lato destro della scuola. Sembrerebbe che il 20enne fosse solo. Al vaglio anche le telecamere di videosorveglianza, che riprendono tutto il perimetro dell'istituto e che non avrebbero fornito finora elementi per ricostruire l'accaduto.
I poliziotti non escludono alcuna pista, nemmeno quella del gesto volontario. Sarà determinante l'autopsia, in programma venerdì 26 al Gemelli di Roma. La famiglia del 20enne, pur vivendo da sempre a Roma è molto nota anche in Puglia, dove continua a trascorrere le vacanze estive. Grande la commozione sui social tra gli amici e i conoscenti della vittima.
