Università
Abolire test di ingresso in medicina? Dalla Puglia la proposta di legge
«Per contribuire a superare le gravi criticità conseguenti al sistema di accesso». La pdl promossa dal gruppo Con approvata a maggioranza dalla commissione Sanità del Consiglio regionale pugliese
BARI - La commissione Sanità del Consiglio regionale pugliese ha approvato a maggioranza la proposta di legge indirizzata alle Camere per il libero accesso alle facoltà sanitarie. La proposta di legge, promossa dal gruppo Con, ha l’obiettivo di «stimolare l’intervento del legislatore nazionale al fine di superare le gravi criticità conseguenti al sistema di accesso programmato ai corsi di laurea in medicina e alle altre facoltà di area sanitaria», si legge nella proposta.
In sostanza, la pdl che sarà trasmessa al parlamento chiede l’abolizione dei test d’ingresso. Alcuni gruppi, però, hanno annunciato che porteranno degli emendamenti in Consiglio per modificare il testo.
«Una proposta di legge di fondamentale importanza che consentirà l’accesso libero alle facoltà di ambito sanitario. Supera brillantemente il primo importante esame, ricevendo il bene placet della III commissione regionale, la pdl che non solo apre le porte dell’istruzione medica a un numero più ampio di studenti, ma riflette anche la nostra volontà di investire nella salute pubblica».
Lo dichiarano i consiglieri regionali di Con, Giuseppe Tupputi, capogruppo, Stefano Lacatena, Alessandro Leoci. «La salute della nostra nazione - dicono - è il bene più prezioso, e garantire la formazione di medici competenti è un passo cruciale verso un futuro prospero. Consentire a un maggior numero di individui di accedere a queste facoltà non solo promuove la diversità nel campo medico, ma garantisce anche una risposta più ampia e competente alle esigenze sanitarie della nostra popolazione.
Dobbiamo considerare che l’accesso alla formazione medica ha un impatto diretto sulla qualità dell’assistenza sanitaria che ricevono i nostri concittadini. Una forza lavoro medica diversificata e inclusiva porta con sé prospettive uniche e una migliore comprensione delle sfide mediche che variano in base alle comunità. È fondamentale, tuttavia, bilanciare l’accesso con standard di qualità elevati».