Sabato 06 Settembre 2025 | 21:13

Puglia, «Resto al Sud»: in 5 anni finanziati più di 1.000 progetti di impresa

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Brindisi, sequestro di beni da 191mila euro a tre imprenditori

Oltre 68 milioni di investimenti e più di 3.500 posti di lavoro

Mercoledì 18 Gennaio 2023, 12:33

BARI - Con oltre 1.000 progetti finanziati, che hanno attivato più di 68 milioni di euro di investimenti sul territorio e creato o salvaguardato 3.521 posti di lavoro, in Puglia può dirsi molto positivo il bilancio dei primi 5 anni di Resto al Sud, l’incentivo di Invitalia che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali da parte di chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni. Guardando il dettaglio delle province, a Bari sono stati finanziati 281 progetti con quasi 19,5 milioni di euro, creando un’occupazione di 1.050 unità; seguono Foggia e Taranto con 193 e 176 progetti approvati e finanziati rispettivamente con oltre 12,5 milioni di euro e più di 11 milioni di euro (628 e 555 nuovi posti di lavoro).

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/upload/2023_01_18/unnamed-1674041497076.png

Anche a livello nazionale i numeri – 14.221 imprese finanziate e 51.630 nuovi posti di lavoro - certificano la capacità di Resto al Sud di contrastare la decrescita demografica, non solo in Puglia, ma in tutte le aree disagiate del Paese, di ridurre divari e diseguaglianze, di rilanciare la crescita del Mezzogiorno e di facilitare chi decide di farvi ritorno o di restarvi, facendo impresa, creando nuovo lavoro e dando così impulso allo sviluppo economico del territorio. Da 5 anni, infatti, Resto al Sud rappresenta una concreta possibilità di uscita dalla condizione di difficoltà per un universo di lavoratrici e lavoratori in grado di esprimere una progettualità d’impresa qualificata e consapevole, uno strumento “anti-crisi” ad ampio raggio, forte anche del suo progressivo potenziamento che nel tempo si è tradotto nell’apertura alle libere professioni, nell’estensione dell’ambito geografico di intervento e nella maggiore incidenza del fondo perduto, che è salito al 50% (l’altra metà è erogata come finanziamento bancario a tasso zero, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI). Le agevolazioni coprono il 100% delle spese di start up o sviluppo d’impresa, con un finanziamento massimo che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.

Attivo dal 2018, l’incentivo è operativo oggi per gli under 56 in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e nelle isole minori lagunari e lacustri del Centro-Nord. Le domande possono essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie. I progetti vengono valutati in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)