Altra assoluzione per la morte dei genitori della Forleo
FRANCAVILLA - Ancora un’assoluzione per la morte dei genitori della giudice Clementina Forleo. Ieri mattina, la gup Antonia Martalò ha assolto con formula piena per non aver commesso il fatto l’ingegnere Giuseppe Franzoso, all’epoca (e ancora oggi) compagno della giudice originaria di Francavilla Fontana. Il processo si è svolto con rito abbreviato e sebbene il pm Myriam Iacoviello avesse chiesto una condanna a otto mesi, Franzoso è stato assolto così come avevano chiesto i suoi legali: gli avvocati Vito e Giacinto Epifani.
Appare senza fine la vicenda giudiziaria legata alla morte di Gaspare Forleo e Stella Bungaro, gli anziani genitori della giudice francavillese Clementina Forleo, morti in un terribile incidente stradale la sera del 28 agosto del 2005 lungo la strada che collega Oria con San Marzano. In un primo momento, l’unico imputato era rimasto il compagno della giudice che - su richiesta dei suoi legali aveva ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato. Gli anziani coniugi, persone molto note e stimate nella città degli Imperiali (lui ex sindaco e lei impegnata da sempre nel volontariato), viaggiano a bordo della «Rover 200» guidata da Franzoso. La loro vettura, all’imbrunire, si scontrò con la «Toyota Land Cruiser» guidata da Saverio Fabio Maurizio De Bellis: un medico di Sava.
Per i due conducenti - ma anche per i responsabili della strada - il sostituto procuratore Myriam Iacoviello aveva chiesto il giudizio a conclusione delle indagini e dei rilievi effettuati dai carabinieri. Sta di fatto che tutti furono prosciolti tranne Franzoso. Poi, però, ci fu il ricorso fino alla Cassazione che aveva disposto un nuovo esame della vicenda e ora - il prossimo mese - il processo riguarderà De Bellis e l’ingner Antonio Pescatore tecnico dirigente del Comune di Francavilla. Mentre la stessa Cassazione aveva ritenuto già estraneo alla vicenda l’altro tecnicoe Michele Manelli.
Franzoso era finito dinanzi al giudice perchè - sia pure «alla velocità di 40-45 kmh e in condizioni di visibilità limitata» - avrebbe «omesso di dare precedenza a destra e fermarsi prima di immettersi nell’incrocio con la provinciale Sava-Francavilla». Accuse che si sono rivelate infondate. De Bellis, invece, perchè «in condizioni sempre di limitata visibilità procedeva alla velocità di 95-105 kmh superiore alla massima consentita di 90 e comunque non adeguata all’ora prossima a divenire notturna e alla limitata visibilità per la presenza di alcuni alberi di ulivo e omettendo di tenere la massima prudenza in prossimità dell’incrocio».
Assistito dall’avvocato Franz Pesare, De Bellis era stato assolto perchè «il fatto non costituisce reato». Pescatore, infine, era coinvolto in qualità di dirigente dell’ufficio tecnico di Francavilla e Manelli quale funzionario dello stesso Comune addetto alla manutenzione della segnaletica. In pratica, avrebbero «omesso di adottare i provvedimenti necessari perchè fossero ripristinati e comunque opportunamente predisposti i segnali verticali di preavviso dare precedenza e di arresto all’incrocio, nonchè della segnaletica orizzontale» il tutto nella strada comunale.
VINCENZO SPARVIERO
Appare senza fine la vicenda giudiziaria legata alla morte di Gaspare Forleo e Stella Bungaro, gli anziani genitori della giudice francavillese Clementina Forleo, morti in un terribile incidente stradale la sera del 28 agosto del 2005 lungo la strada che collega Oria con San Marzano. In un primo momento, l’unico imputato era rimasto il compagno della giudice che - su richiesta dei suoi legali aveva ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato. Gli anziani coniugi, persone molto note e stimate nella città degli Imperiali (lui ex sindaco e lei impegnata da sempre nel volontariato), viaggiano a bordo della «Rover 200» guidata da Franzoso. La loro vettura, all’imbrunire, si scontrò con la «Toyota Land Cruiser» guidata da Saverio Fabio Maurizio De Bellis: un medico di Sava.
Per i due conducenti - ma anche per i responsabili della strada - il sostituto procuratore Myriam Iacoviello aveva chiesto il giudizio a conclusione delle indagini e dei rilievi effettuati dai carabinieri. Sta di fatto che tutti furono prosciolti tranne Franzoso. Poi, però, ci fu il ricorso fino alla Cassazione che aveva disposto un nuovo esame della vicenda e ora - il prossimo mese - il processo riguarderà De Bellis e l’ingner Antonio Pescatore tecnico dirigente del Comune di Francavilla. Mentre la stessa Cassazione aveva ritenuto già estraneo alla vicenda l’altro tecnicoe Michele Manelli.
Franzoso era finito dinanzi al giudice perchè - sia pure «alla velocità di 40-45 kmh e in condizioni di visibilità limitata» - avrebbe «omesso di dare precedenza a destra e fermarsi prima di immettersi nell’incrocio con la provinciale Sava-Francavilla». Accuse che si sono rivelate infondate. De Bellis, invece, perchè «in condizioni sempre di limitata visibilità procedeva alla velocità di 95-105 kmh superiore alla massima consentita di 90 e comunque non adeguata all’ora prossima a divenire notturna e alla limitata visibilità per la presenza di alcuni alberi di ulivo e omettendo di tenere la massima prudenza in prossimità dell’incrocio».
Assistito dall’avvocato Franz Pesare, De Bellis era stato assolto perchè «il fatto non costituisce reato». Pescatore, infine, era coinvolto in qualità di dirigente dell’ufficio tecnico di Francavilla e Manelli quale funzionario dello stesso Comune addetto alla manutenzione della segnaletica. In pratica, avrebbero «omesso di adottare i provvedimenti necessari perchè fossero ripristinati e comunque opportunamente predisposti i segnali verticali di preavviso dare precedenza e di arresto all’incrocio, nonchè della segnaletica orizzontale» il tutto nella strada comunale.
VINCENZO SPARVIERO