Laterza, Arianna in volo dall'Africa verso casa

di FRANCESCO ROMANO 

LATERZA - La sopravvivenza vola sul filo. Di Arianna: la giovane femmina di capovaccaio liberata nella gravina di Laterza e poi partita per il Mali, Africa centrale, nell’estate di tre anni fa, è sulla via del ritorno. La notizia l’ha data, via web, il Wwf che da tre anni, appunto, segue il volo di Arianna grazie ad una radio satellitare ad energia solare di appena 30 grammi sistemata sul dorso del piccolo avvoltoio. 

Arianna è uno dei capovaccai-pilota liberati dal Cerm (Centro rapaci minacciati) di Rocchette di Fazio (Grosseto), nell’ambito di una complessa operazione elaborata in collaborazione con il Wwf, la Lipu, la Regione Toscana, il Comune di Laterza e la Regione Puglia: il “Progetto capovaccaio”, diretto dall’ornitologo Guido Ceccolini. 
Nata nel Cerm in cattività, nel maggio 2006, da una coppia spagnola, Arianna era stata trasferita, con la sorella Barbara, all’Oasi Lipu della gravina di Laterza. Da qui i due capovaccai spiccarono il primo, incerto, volo il 6 agosto 2006. Ne seguirono altri, sempre più alti e sicuri, fino alla partenza per l’Africa, il 23 agosto: Arianna verso la Tunisia e il Mali, Barbara si ferma in Sicilia (dove purtroppo si perdono le tracce). Tre anni dopo, l’au - spicato viaggio di ritorno ha messo le ali: Arianna, partita il 10 aprile dal Mali, ha già percorso 2800 chilometri. Mercoledì 29 è stata segnalata in Algeria.
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