Mesagne, è battaglia sulla mostra "oscena"

MESAGNE - La vicenda della mostra fotografica censurata tre giorni dopo l’inaugurazione continua a tenere banco in città.

Rilanciata su molti organi di stampa regionali, ha rievocato un precedente episodio, per il quale la prima amministrazione Incalza fu tacciata di «bacchettonismo» e messa al centro di polemiche tra cattolici, laici ed atei.

Due anni addietro, infatti, fu cancellato il concerto delle cantanti Paola e Chiara previsto a ridosso della festa patronale del 16 Luglio, perché le due artiste furono considerate «scandalose» per aver girato un videoclip in cui mimavano scene lesbo e per aver aderito al Gay Pride.

Oggi, su suggerimento di alcuni sacerdoti irritati dalla concomitanza con la Settimana Santa e su pressione di alcuni amministratori maggiormente sensibili ai richiami della Chiesa, l’annullamento a tre giorni dall’inaugurazione, quando le nove fotografie cominciavano a suscitare l’interesse di cittadini ed esperti d’arte.

Il giovane artista mesagnese Marco Mignogna non si dà tuttavia per vinto. Ed accoglie uno dei tanti inviti provenienti dalla società civile: quello di Pierangelo Oliva, libertario gestore di un noto locale di ritrovo e già protagonista di una fantasiosa battaglia contro l’installazione di un’antenna elettromagnetica a pochi metri dalla sua abitazione.

Proprio nel suo frequentatissimo «Splendid Bar» sarà riallestita la mostra fotografica contestata, nelle sere di domani, sabato e domenica, come «risposta avanzata dei cittadini liberi alle battaglie di retroguardia condotte dall’amministrazione».

 

[Giuseppe Florio]

Privacy Policy Cookie Policy