Da Gioia gli «angeli» del cielo: «Così abbiamo salvato i due alpinisti bloccati dal gelo»
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MARINA MILITARE
Gaetano Campione
06 Marzo 2019
Fucilieri del San Marco, marines americani e unità dell'Enfanteria de Marina spagnola. Tutti insieme per addestrarsi sui monti della Sila, in un ambiente insolito, riaperto di neve. Sono gli ingredienti dell'esercitazione WOODEX 19-1 caratterizzata da pattuglie montane appiedate con impiego delle ciaspole, soste operative in igloo di fortuna, movimento di squadra in cordata, orientamento topografico, attraversamento di guadi con corde sospese e recupero di personale ferito con tecniche alpinistiche.
Uno scenario da sempre un banco di prova per la prontezza operativa e la tempra dei reparti d'élite, grazie ad un clima in costante mutamento, una netta escursione termica tra arco notturno e diurno, un terreno ostile, più ardue sfide per l'efficiente utilizzo degli apparati di comunicazione ed equipaggiamenti e, inoltre, costringe a pianificare le azioni e i movimenti tenendo conto della natura e della forma delle quote e del contesto geografico in generale.
Gli istruttori rocciatori del 1°Reggimento San Marco, oltre ad allestire le attività in cordata, scalata, attraversamento dei guadi, istruzione sui nodi da montagna, si sono particolarmente dedicati all'addestramento del plotone dei Marines che per la prima volta affrontavano questo training. A completamento dell'addestramento i fanti di marina delle tre nazioni, hanno festeggiato insieme il 482° anniversario della fondazione dell'Enfanteria de Marinaspagnola, con la quale la Brigata Marina San Marco condivide da anni esperienze e addestramento congiunto nell'ambito della Forza da sbarco italo-spagnola SILF (Spanish italian landing force).
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