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Gaetano Campione
10 Dicembre 2018
La Brigata Pinerolo torna a casa dall’Afghanistan. Sono iniziati i preparati per l’avvicendamento al Train Advise and Assist Command West (TAAC-W) a comando italiano dell’operazione NATO Resolute Support, con sede ad Herat, che si concluderanno nelle prossime settimane. La grande unità dell’Esercito made in Puglia, in teatro operativo dal giugno scorso, sarà sostituita dalla Brigata aeromobile Friuli. Una presenza che sarà ridotta numericamente perché al posto dei militari italiani ci saranno una compagnia albanese e una montenegrina che si occuperanno dell’addestramento delle forze di sicurezza afghane. Complessivamente, comunque, gli assetti assegnati al TAAC-W non subiranno tagli. Il personale italiano “recuperato” sarà così utilizzato in altre operazioni nazionali concentrate nell’area Sahel Libia-Mediterraneo.
Intanto, la Pinerolo ha effettuato una donazione di medicinali ed apparecchiature mediche al Dipartimento della salute di Herat. In particolare grazie al contributo del Banco farmaceutico italiano,in coordinamento con l’Ordinariato Militare, e ad uno specifico progetto di Cooperazione civile e militare (CIMIC) del Contingente dislocato ad Herat è stato possibile fornire al Dipartimento della salute un cospicuo quantitativo di medicinali di diversa classe e genere ed apparecchiature elettro-medicali (centrifuga refrigerata con separatore di piastrine, frigo per farmacia, elettrostimolatore, lampada ad infrarossi, massaggiatore elettrico e stimolatore ad ultrasuoni), che verranno distribuiti da quest’ultimo alle strutture sanitarie presenti sul territorio. Il direttore del Dipartimento della salute di Herat, dr. Abdul Hakim Tamanna, ha ringraziato i militari per la generosità del popolo Italiano che, dall’inizio della missione, ha sempre supportato questo delicatissimo settore per il bene del popolo dell'Afghanistan.
Oltre ai progetti specifici sviluppati negli anni per il sostegno della sanità locale, corre l’obbligo ricordare che, grazie alla sola opera del Provincial reconstruction team (PRT) italiano chiuso nel 2014, sono stati realizzati nell’area di responsabilità del contingentecirca 44 poliambulatori, un ospedale pediatrico, uno per tossicodipendenti ed un centro di medicina legale.
Il supporto alla popolazione, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili della società, viene realizzato sia in maniera diretta con progetti individuati e condotti da personale specializzato del contingente nazionale appartenente al Nato Multinacional CIMIC Group ( sia facilitando la distribuzione di aiuti umanitari provenienti da organizzazioni benefiche nazionali. Tale attività si affianca a quella principale di addestramento consulenza ed assistenza che gli advisors italiani svolgono a favore delle Forze di sicurezza afghane, per migliorarne la funzionalità e la loro capacità di autosostenersi, nell’ambito della missione.
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