Lo scenario
Affitti per i fuorisede, schizzano i costi: in Puglia è caccia alle stanze singole, a Bari prezzi alle stelle
Rincari diffusi (circa 150 euro in più rispetto allo scorso anno) specialmente nelle città universitarie, e un incremento della domanda che porta a un aumento del numero di annunci
Affitti, fra gli studenti è boom di stanze singole ma, purtroppo, al Nord come al Sud, schizzano i costi nelle città.
Non si ferma, infatti, la corsa dei prezzi delle stanze in Italia, con rincari diffusi (circa 150 euro in più rispetto allo scorso anno) specialmente nelle città universitarie, e un incremento della domanda che porta a un aumento del numero di annunci. Questo è dovuto a una maggiore presenza di studenti fuori sede e a un aumento complessivo degli affitti, con la formula dell'affitto transitorio che si sta diffondendo sempre più. Si prevede un'ulteriore crescita del settore nel medio-lungo termine, anche grazie all'aumento dell'offerta di posti letto, con un focus su zone ben collegate e un graduale riequilibrio dei prezzi.
Nel Sud, secondo un’indagine condotta da «SoloAffitti» (azienda leader italiana nel settore della locazione a medio e lungo termine con una squadra di oltre mille professionisti e una rete di oltre 300 agenzie immobiliari affiliate in tutta Italia), i prezzi degli affitti per studenti restano i più contenuti del Paese, ma in molte città, la vetustà degli immobili, il quartiere e i collegamenti influenzano fortemente le preferenze abitative.
A Bari, per esempio (grazie alle informazioni fornite da Andrea Raimondi di SoloAffitti Bari 1), il mercato ha un range di canoni a maggior frequenza tra i 300-400 euro per una camera singola che è la soluzione in assoluto più richiesta, come ormai ovunque in Italia. Le camere doppie sono rare e poco richieste.
Canoni superiori solo per soluzioni con bagno in camera oppure, per i più facoltosi, monolocali-bilocali non in condivisione. Per avere canoni inferiori bisogna andare in zone periferiche e distanti dai poli universitari o in zone in cui il trasporto pubblico non serve bene gli studenti, infatti si nota una netta variabilità del canone alla posizione: nelle immediate vicinanze dei poli universitari i canoni sono alti anche per case non ristrutturate mentre più ci si allontana più la richiesta scende perché gli studenti faticano a muoversi.
A Bari, a differenza di altre città pugliesi, si evidenziano anche due fenomeni tipici delle grandi città metropolitane: la sensibilità degli studenti (e famiglie) alla sicurezza dei quartieri e le truffe. In merito a quest’ultimo aspetto (raccomandano gli esperti di SoloAffitti )si consiglia vivamente di evitare di prenotare ed effettuare pagamenti online senza prima aver visto personalmente l’appartamento. Infatti ci sono casi di duplicazione di foto di annunci di appartamenti molto belli a canoni bassi con l’invito a prenotare subito perché ci sono tante richieste per poi scoprire che il presunto proprietario scompare e l’appartamento non esiste.
«Altro errore che si riscontra ancora con una certa frequenza è quello di pattuire condizioni di favore con il proprietario a fronte della mancata registrazione del contratto di affitto, oltre a potersi ritrovare in situazioni spiacevoli diventa impossibile poi accedere alle detrazioni fiscali previste per i familiari», spiega Raimondi.
A Lecce la situazione è diversa, le camere singole vanno dai 200 ai 300 euro. Stessa dinamica come per ogni città: per le case più vicine all’università si possono ottenere canoni maggiori, così come in caso di bagno in camera. Il bus c’è ed è efficiente soltanto per gli orari di lezione, mentre nelle ore serali-notturne questi sono poco frequenti. A causa di ciò gli studenti preferiscono case in centro o comunque molto vicino perché altrimenti sarebbero tagliati da qualunque attività sociale, un vero peccato perché potenziando e capillarizzando il servizio tpl anche nelle ore serali si permetterebbe di allargare l’offerta di appartamenti e valorizzare zone che attualmente sono escluse dal mercato degli studenti. A Lecce il tema della sicurezza non è centrale, da piccola città non risente di questo problema.
Foggia invece fa eccezione in termini di sicurezza: pur essendo una piccola cittadina il tema è sentito e i canoni per le camere singole variano molto in base alle zone. In zone come il centro, zona Ospedale, viale Ofanto e nei pressi dei poli universitari ci sono molte richieste e i canoni sono molto importanti e fanno dai 300 ai 400 euro, mentre nel quartiere Ferrovia, che non gode di grande reputazione, i canoni sono decisamente inferiori e scendono a circa 220-250.
«Anche in Puglia, come nel resto d’Italia, - commenta Silvia Spronelli, fondatrice e amministratore delegato di SoloAffitti - il mercato degli affitti universitari risponde sempre più a logiche di prossimità, sicurezza e qualità dell’abitare. Le famiglie sono attente, chiedono garanzie, e gli studenti preferiscono soluzioni ben collegate, in quartieri tranquilli, con camere singole. Le città universitarie pugliesi mostrano però peculiarità importanti: Bari ha dinamiche da grande città, Lecce vive ancora di un equilibrio tra domanda e offerta più sereno, mentre a Foggia la percezione della sicurezza incide in modo marcato sulle scelte e sui canoni. È fondamentale, in tutti i casi, promuovere la legalità dei contratti e supportare i ragazzi con strumenti informativi e professionali per orientarsi senza rischi in questa fase delicata e tutelarsi contro truffe».