I nodi dell'acciaio

Ex Ilva, Urso: «48 ore di tempo per decidere, o sentenza già scritta». Si va verso rinvio Conferenza

Parla il sindaco di Taranto: «È da tempo che il Ministro tenta di farlo, ma è troppo semplice passare la palla così, c’è bisogno di fare un discorso serio sul futuro del territorio»

«Ho liberato la mia agenda per i prossimi due giorni perché abbiamo 48 ore di tempo per decidere». Lo afferma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, alla riunione a oltranza con gli enti locali sull'accordo di programma per l’ex Ilva di Taranto, secondo quanto si apprende. Urso ricorda che «giovedì 10 è stata convocata la Conferenza dei servizi tecnica» per la nuova autorizzazione Aia. «Senza un’Aia come quella che deve essere deliberata dalla Conferenza dei servizi sulla sostenibilità anche sul piano sanitario, non soltanto ambientale, la sentenza è già scritta», osserva il ministro.

I lavori del tavolo sull'ex Ilva, dopo quattro ore di confronto in un clima «estremamente positivo, costruttivo e collaborativo», sono stati interrotti per permettere un approfondimento tecnico. Riprenderanno alle ore 15. È quanto si apprende da fonti del ministero delle Imprese che commentano: «il primo tempo è andato bene».
Intervenendo prima della pausa il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, avrebbe inoltre indicato l'obiettivo di presentare il piano nazionale sulla siderurgia entro la pausa estiva. «Il nostro impegno è chiaro: se nelle prossime settimane scioglieremo il nodo principale, che è Taranto, prima della chiusura dei lavori parlamentari convocherò al Mimit tutte le associazioni d’impresa e gli interlocutori del settore per presentare il Piano Siderurgico Nazionale», ha detto.
«L'obiettivo - ha aggiunto Urso - è ambizioso ma possibile: fare dell’Italia la siderurgia più avanzata d’Europa sul piano green. Un salto qualitativo che richiede visione, investimenti e decisioni rapide da parte di tutti».

VERSO RINVIO DELLA CONFERENZA SE INTESA GIUNGE A GIORNI

Al tavolo sull'ex Ilva di Taranto si starebbe andando verso un possibile rinvio della Conferenza dei Servizi, prevista per giovedì, qualora si giungesse a un impegno congiunto a sottoscrivere, entro la prossima settimana, un accordo tra le parti attualmente riunite al tavolo sull'ex Ilva presso il Mimit. Lo si apprende da fonti presenti alla riunione.

EMILIANO: ESCLUDO INTESA ENTRO OGGI

“Io escludo che oggi si possa arrivare a una firma, ma si possono fare passi avanti decisivi per arrivarci il più rapidamente possibile, purché questo accordo non sia una presa in giro per la comunità locale”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, entrando al ministero delle Imprese e del Made in Italy per il confronto sull’accordo di programma per l’ex Ilva di Taranto tra gli enti locali e il ministro Adolfo Urso.
“Oggi si comincia una trattativa da zero perché non c’è alcuna intesa specifica su nulla, anche se ci siamo scambiati tutte le informazioni. Il punto fondamentale è che questa fabbrica si trova già oggi in cattive condizioni e quindi, producendo molto poco inquina anche molto poco. La prosecuzione di questa attività, seppur a basso regime, è importante perché tiene in piedi il lavoro di migliaia di persone, ma è chiaro che la decarbonizzazione o è veloce ed è convincente per la comunità locale o sarà un problema politico”, ha avvertito Emiliano. Serve dunque “un’intesa che sia convincente, che non sprechi denaro pubblico e bisogna capire chi ci mette i soldi per fare questa operazione” di decarbonizzazione. Quindi “non lo facciamo così semplice come il governo ha tentato di fare, il ministro Urso ha fretta e ha ragione, ma questa fretta deve essere coerente con la razionalità di un accordo che deve tenere dentro tutti”, ha sottolineato.

SINDACO TARANTO: «URSO NON PUO' PASSARCI LA PALLA COSI'»

“È da tempo che il ministro Urso tenta di farlo, ma è troppo semplice passare la palla così, c’è bisogno di fare un discorso serio sul futuro di un territorio di gente per bene, che ha dato tanto in termini di sacrifici e che merita di essere risarcito”. Lo ha detto il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, entrando al Mimit per l’incontro sull’accordo di programma per Taranto. “Mi aspetto da un governo serio un ragionamento serio che non scarichi al futuro indeciso centinaia di migliaia di cittadini italiani”, ha proseguito il primo cittadino. Rispetto alla sentenza del Tribunale di Milano che, come ha ricordato più volte Urso, pende sugli impianti dell’Ilva e impone di arrivare rapidamente ad un accordo, è “un falso alibi”, ha affermato Bitetti. “La sentenza si esprimerà su ciò che è stato sulla scorta di una pronuncia della Corte di Giustizia europea e capiremo cosa dice ma comunque – ha ricordato – può essere appellata”. Quindi prima di firmare un’intesa “dobbiamo vedere cosa ci dice il ministro, capire i contenuti di un accordo su cui noi non abbiamo mai preso una posizione preconcetta”.

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