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In Basilicata
21 Febbraio 2017
di PIERO MIOLLA
POTENZA - In settimana la Regione Basilicata approverà le graduatorie definitive dei soggetti aventi diritto al reddito minimo d’inserimento e istituirà la struttura di missione ad hoc che dovrebbe gestire la misura di contrasto alla povertà. Sono questi, infatti, gli impegni che via Anzio avrebbe assunto ieri mattina, nel corso di un summit sul tema svoltosi a Potenza, al quale hanno partecipato il direttore generale della Regione Basilicata, Vito Marsico, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e delle due agenzie provinciali di formazione, l’Apofil (per Potenza) e l’Ageforma per Matera.
Nel corso dell’incontro, a tratti anche molto duro e spigoloso per le rimostranze della “triplice” nei confronti della Regione a motivo del ritardo nella partenza del reddito minimo, ma soprattutto per come, a giudizio dei sindacati, via Anzio starebbe gestendo la modalità dei tirocini formativi, Marsico avrebbe confermato che la misura del reddito minimo di inserimento partirà ufficialmente il prossimo 1° maggio. Evidentemente non una data qualunque, tenuto conto che quel giorno si celebra la festa dei lavoratori.
Il direttore generale di via Anzio, inoltre, avrebbe confermato la proroga di due mesi tanto dei Tec (Tirocini extracurriculari) quanto dei Tis (Tirocini d’inserimento sociale), che interessano attualmente 1.525 persone, 825 delle quali appartenenti ai beneficiari del programma Copes (la cosiddetta platea o categoria B), e i restanti 700 relativi, invece, alla platea della mobilità in deroga (la categoria A).
Dal summit, però, sarebbero emerse anche altre novità, come ha confermato il segretario generale della Cgil di Basilicata, Angelo Summa. «Abbiamo criticato i ritardi della Regione Basilicata – ha spiegato Summa – ma soprattutto le modalità di gestione di questa partita del reddito minimo d’inserimento e dei relativi tirocini formativi. Abbiamo, altresì, segnalato che gli stessi tirocini formativi nei Comuni non stanno funzionando. A nostro avviso ciò accade perché servirebbe un maggiore raccordo tra i municipi e la Regione, per far sì che essi vengano resi dei veri e propri progetti di pubblica utilità: non possiamo assistere al fatto che non vengano messe a valore pure queste esperienze. Ci è stata, inoltre, assicurata la proroga dei tirocini formativi per due mesi e, comunque, fino all’avvio del reddito minimo, che resta confermato per il 1° maggio. In settimana, poi, saranno adottate dalla Giunta regionale due delibere: la prima per l’approvazione delle due graduatorie degli aventi diritto, un’approvazione che si attendeva ormai da tempo. La seconda, invece, per l’istituzione della struttura di missione ad hoc che dovrà gestire il reddito minimo, così come da noi chiesto nel corso dell’incontro precedente avuto nella sede della Regione». Qualcosa, dunque, sembrerebbe finalmente muoversi. Dopo mesi di ritardi e rinvii, in parte dovuti anche ai problemi del ministero dello Sviluppo Economico, che ha visto avvicendarsi i ministri ma anche alcuni funzionari, forse per queste ampie platee di soggetti svantaggiati sta per iniziare un percorso di vita meno duro di quello attuale.
Dopo l’incontro di ieri, il presidio dei lavoratori, in atto da tempo, alcuni ex Copes hanno deciso comunque di proseguire il presidio davanti alla Regione anche oggi.
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