la cerimonia

Strage di Nassiriya, a Sant'Arcangelo il ricordo del sottotenente Filippo Merlino

La commemorazione in occasione della Giornata del Ricordo dei Caduti nelle Missioni Internazionali per la Pace

In occasione della 'Giornata del Ricordo dei Caduti nelle Missioni Internazionali per la Pace, la cerimonia di commemorazione dei caduti di Nassiriya si è tenuta oggi a Sant'Arcangelo (Potenza), il paese natale del sottotenente Filippo Merlino, una delle vittime dell’attentato del 12 novembre 2003.

«È stato - ha detto l’assessore lucano allo Sviluppo economico, Francesco Cupparo, che ha partecipato in rappresentanza della Regione - un momento di profonda emozione e raccoglimento, nel ricordo dei 19 militari e civili italiani che persero la vita mentre svolgevano una missione di pace in Iraq. A nome della Regione - ha continuato l’assessore nella nota diffusa dall’ufficio stampa della Giunta lucana - ho voluto esprimere la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime e la riconoscenza per il sacrificio di chi ha servito il Paese con onore, coraggio e dedizione. Il ricordo di Nassiriya ci richiama ogni anno ai valori di pace, solidarietà e servizio, che devono continuare a ispirare il nostro impegno nelle istituzioni e nella vita di comunità. La nostra partecipazione alle missioni di pace è sempre stata particolarmente apprezzata».

Secondo l’assessore, «l'Italia rappresenta un vero e proprio modello, soprattutto grazie alla capacità di dialogo dei nostri contingenti con le popolazioni locali e all’impegno dimostrato in campo sia civile che militare nelle operazioni di stabilizzazione e mantenimento della pace. Il nostro Paese è attualmente impegnato nel sud del Libano e in Medio Oriente e partecipa attivamente a missioni Onu in Asia, in Africa e in Europa. Oggi sono ancora tanti i conflitti nel mondo e il percorso di pace - come testimonia la guerra in Ucraina e i conflitti in Palestina - è molto lontano dall’essere raggiunto. Ma - ha sottolineato - la pace rimane un obiettivo che l’Italia e l’Europa devono perseguire sempre, costruendo insieme alle popolazioni vittime di conflitto, condizioni economiche e sociali che consentano il raggiungimento di una piena democrazia. Dobbiamo sempre ricordarci del sacrificio di uomini come Merlino che avevano come obiettivo quello di costruire un Iraq che superasse il terrorismo ma anche che lasciasse alle spalle quella guerra. Il sacrificio di quegli uomini non è stato però vano».
L’assessore ha infine «ringraziato il prefetto di Potenza, Michele Campanaro, il questore di Potenza, Raffaele Gargiulo, il sindaco di Sant'Arcangelo, Salvatore La Grotta, le autorità civili, militari e religiose, le associazioni combattentistiche e d’arma, i ragazzi dell’istituto scolastico comprensivo di Sant'Arcangelo e i tanti cittadini che hanno voluto condividere questo momento di memoria e riflessione»

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