L'iniziativa

Potenza, nella chiesa di San Michele Arcangelo l'offerta si paga anche col «bancomat»

Cristiana Lopomo

Il parroco: «Il contante non lo usa più nessuno, ma il cestino resta»

È una delle chiese più antiche di Potenza, ma decisamente la più contemporanea, al passo con i tempi. La chiesa di San Michele Arcangelo, nel cuore del centro storico, è teatro di un’autentica “rivoluzione” in fatto di offerte che, qui, si possono devolvere (anche) in maniera del tutto immateriale, digitalmente, tramite un totem dotato di sistema di pagamento elettronico per bancomat e carte di credito. Un’idea venuta in mente al parroco Don Carmine Lamonea che ha voluto dotare la sua chiesa - di epoca longobarda e in stile romanico - di questa innovativa modalità per le offerte in sostegno delle tante iniziative e attività della parrocchia, ma anche per donare un contributo al mantenimento dello straordinario patrimonio artistico di cui si fregia. Una comodità per chi gira, spesso e volentieri, per abitudine sempre più comune, a corto di monete o contanti nel portafoglio, preferendo utilizzare la carta anche solo per un caffè. «Un sistema elettronico per raccogliere offerte pratico e sicuro, attraverso i nuovi strumenti che utilizziamo tutti i giorni, come il bancomat. Si digita l’importo che si vuol donare scegliendo tra le opzioni indicate o digitando altra cifra. Avvicinando la carta di pagamento della propria banca allo schermo del totem, appositamente realizzato, l’offerta è fatta, e arriva direttamente sul conto della parrocchia» ci ha spiegato il parroco Don Carmine Lamonea.

«Ovviamente questa modalità innovativa di raccogliere le offerte non è sostitutiva – ha tenuto a rimarcare Don Carmine - di quella tradizionale». Resta, dunque, in ogni caso, il classico cestino fatto girare tra i banchi durante le funzioni religiose. E resta la classica cassetta delle offerte collegata alla pulsantiera che consente di accendere una candela. La novità, da circa un mesetto, è stata accolta in giro con una certa curiosità. C’è chi trova l’idea «geniale», «un passaggio inevitabile, quasi scontato» visto che – ci confermano - «il contante ormai non lo usa più nessuno». Ma c’è anche chi si dice «per il momento scettico» e considera che, in fondo, «certe cose non dovrebbero mai cambiare». Quanto alle reazioni che Don Carmine Lamonea sta riscontrando: «Alcuni – ci ha detto - hanno accettato sin da subito, con favore questa novità. Per tanti è una comodità dal momento che si sta ormai perdendo l’abitudine di avere contanti e monete in tasca. Altri, giustamente devono ancora entrare in questo “nuovo modo” di raccogliere le offerte, credo sia normale». Strumento certamente comodo per fedeli e parrocchiani, ma non solo: «Anche per potentini e turisti, persone che non sono credenti, ma che amano l’arte possono dare, anche così, un loro sostegno economico alla tutela e alla cura di questa bella chiesa che è – ha concluso il parroco Don Carmine Lamonea - patrimonio di tutti, credenti e non».

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