il caso

Pignola, ancora chiusa l’oasi naturale del lago «Pantano»

Angelo La Capra

Cancelli ancora sbarrati all’ingresso di una struttura che, fino a poco tempo fa era un centro faunistico e di conservazione ambientale di eccellenza del Wwf

PIGNOLA - Passano gli anni, ma l’oasi naturale del lago Pantano di Pignola è sempre chiusa al pubblico. Cancelli ancora sbarrati all’ingresso di una struttura che, fino a poco tempo fa era un centro faunistico e di conservazione ambientale di eccellenza del Wwf. L’oasi è inserita in una vasta area di circa duecento ettari comprendente anche il lago naturale di Pantano, che non se la passa meglio ed oggi sta scomparendo a causa di una siccità spietata e infinita.

La vegetazione incolta ed uno stato di inequivocabile abbandono mortificano quella che potrebbe essere un’area di forte richiamo turistico situata a pochissimi chilometri da Potenza e che possiede enormi potenzialità. Infatti nell’area del lago Pantano di Pignola sono coinvolti a vario titolo ben cinque soggetti istituzionali: Regione Basilicata, Consorzio per lo sviluppo industriale di Potenza, Provincia di Potenza, Comune di Pignola e Wwf; un incrocio di competenze che di fatto blocca lo sviluppo della zona.

Non più di due anni fa l’area del lago Pantano di Pignola sarebbe dovuta essere interessata da una serie di interventi che l’avrebbero rivalutata sia sotto l’aspetto ambientale e sia per il turismo ecosostenibile. Era previsto l’avvio di due progetti finanziati con fondi europei: il primo relativo alla realizzazione di un collegamento ciclopedonale tra l’area del lago e il parco fluviale del Basento di Potenza, mentre il secondo prevedeva la ristrutturazione del centro visite dell’oasi.

Da allora il nulla assoluto ed i cancelli che consentono l’ingresso all’oasi naturalistica sono sbarrati. “Veniamo qui da molto tempo per correre e fare allenamento lungo il percorso pedonale che circonda il lago, ma sono anni che vediamo sempre tutto chiuso e non si vede mai nessuno”.

Vale la pena inoltre ricordare che, con protocollo d’intesa regionale del 2014 tra i vari soggetti con competenza diretta, l’area del lago Pantano e stata dichiarata Zsc (Zona Speciale di Conservazione). Inoltre da alcuni anni la zona del lago è stata dichiarata zona umida di interesse internazionale e, assieme ai lavori per la ristrutturazione del centro visite e del centro recupero animali selvaggi era prevista anche la sostituzione della vecchia recinzione con un primo tratto di una nuova recinzione di circa 500 metri per consentire la visibilità e l’accesso al lago.

Ma i lavori annunciati non sono mai iniziati lasciando l’area naturalistica e il centro visite abbandonati a loro stessi in una situazione di stallo che ci auguriamo venga superata quanto prima.

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