l'emergenza idrica

Potentini arrabbiati: indicano falle e perdite alle condotte urbane in attesa di riparazioni

CRISTIANA LOPOMO

«Sherlock Holmes» sulle tracce dell’ennesima perdita nella rete o affioramento d’acqua sorgiva: il “mistero” di come sia stato possibile arrivare a questo punto

POTENZA - Potentini arrabbiati e anche un po’ Sherlock Holmes sulle tracce dell’ennesima perdita nella rete o affioramento d’acqua sorgiva: il “mistero” di come sia stato possibile arrivare a questo punto e chi siano i responsabili della crisi idrica senza precedenti che si è abbattuta sui circa 140mila cittadini dei 29 comuni serviti dello schema idrico Basento Camastra – capoluogo compreso - se lo chiedono in tanti. Gocce di oro blu mai state così preziose, man mano che si avvicina la soglia limite del 26 novembre per quando la disponibilità della diga del Camastra sarà esaurita. C’è voglia di contribuire e fare ognuno la sua parte con gli occhi attenti di chi osserva e segnala. Indicazioni a gogo di rotture e falle nelle condotte di Aql - persistenti da più o meno tempo - e di acqua che sgorga dall’asfalto o da muri di contenimento, scorre e invade le strade.

In entrambi i casi: acqua che si butta, mentre per sarebbe da recuperare financo col cucchiaino. Dal via di Giura a Bucaletto; da viale Marconi a contrada Botte; da Rossellino al Serpentone: da quando vige lo stato di emergenza - deliberato dal Consiglio dei Ministri del 21 ottobre 2024 – fioccano, come non mai, le segnalazioni dalla pagina FB Potenza denuncia, abituale ritrovo di una comunità virtuale di oltre 10 mila membri. In viale Marconi, dall’interno del muraglione sottostante al parcheggio auto della Guardia di Finanza, c’è «una perdita d’acqua segnalata Dio solo sa quante volte ad Aql. Qui c’è sempre acqua. 365 giorni all’anno, 12 mesi su 12. Anche a luglio e agosto»: denuncia Alessandra Beneventi nel suo post con video annesso. A rione Rossellino è Paola Brienza a mostrare che fine fa «l’acqua che tolgono» ed è il commento di Massimo Chianese a spiegare l’anomalia: «Saranno 20 volte che riparano quel tratto in 3 anni. Non hanno ancora capito che tutta la tubatura è andata.

Sistemare una falla significa aumentare la pressione e far rompere subito un altro tratto». Segnalazioni – in parte già raccolte da Aql - circa «l’acqua che scende dalla mattina alla sera da una settimana da discesa San Gerardo»; una fuoriuscita copiosa in via del Biancospino; una perdita in via Aosta. Poi, c’è il serbatoio di contrada Botte: «troppo pieno e l’acqua si butta». E l’acqua sorgiva che riaffiora al Serpentone «da quando abito qui, saranno 35 anni» dice Valeria Violante. Ironica Patty Pergola segnala: «Novità in città. Produzione verticale di insalata fresca sul muro a Parco Aurora. Grazie ad Acquedotto per il pensiero carino». C’è chi precisa con pari ironia: «coltivazione idroponica verticale» alludendo al muschio cresciuto nel frattempo, trattandosi di una perdita che «è lì da circa 6-7 anni» con l’acqua che di notte scende in abbondanza lungo il marciapiede e via di Giura, nei pressi del rondò dell’ospedale. Da Bucaletto fa eco Luigi Mancino: «Sono 20 anni circa che c’è questa perdita». E a chi con diffidenza osserva «Ormai tutti a cercare perdite d’acqua», quasi a svilire il senso di questa “caccia alla falla”, c’è chi controbatte: «Magari è un promemoria per Aql che ormai avrà perso il conto».

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