Nel Potentino
Omicidio a Rapolla con 8 colpi d'arma da fuoco: chiesta condanna a 24 anni
Per l'uccisione di Pasquale Grosso, avvenuta l’8 ottobre del 2020
RAPOLLA - La condanna a 24 anni di reclusione per Donato Antonio Acucella, di 38 anni, per l'omicidio di Pasquale Grosso, avvenuto l’8 ottobre del 2020 a Rapolla (Potenza) con otto colpi di arma da fuoco: è questa la richiesta che il pm Vincenzo Montemurro ha fatto stamani nel corso dell’udienza che si è svolta davanti alla Corte di Assise di Potenza.
Grosso nel 2003 aveva a sua volta assassinato, sempre a Rapolla e nello steso luogo in cui è stato ucciso, lo zio di Acucella, Pasquale, fratello dell’ex sindaco del Comune del Potentino, Nicola.
Acucella, che stamani era presente in aula per l’udienza che si è svolta dinanzi alla Corte presieduta da Rosario Baglioni, ha ascoltato l’intervento del pubblico ministero che, dopo avergli contestato l’aggravante della premeditazione, rinvenibile dall’essersi procurato l’arma utilizzata per l'omicidio e per averla portato con sé per sette giorni prima di compiere «l'efferato omicidio» - come l’ha definito Montemurro - ha anche richiesto l’applicazione delle attenuanti generiche. Per il pubblico ministero, infatti, l’atteggiamento dell’imputato sarebbe stato collaborativo poiché, oltre ad aver confessato l’omicidio, avrebbe anche consegnato l’arma del delitto.
Successivamente l’udienza è stata aggiornata al prossimo 24 maggio per le repliche ed eventualmente la sentenza.