Vaccini in Basilicata, l'assessore: «Ritardi per colpa delle aziende»
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Nel Potentino
Redazione online
07 Ottobre 2020
Gli esercizi pubblici di Tito, città di circa settemila abitanti alle porte di Potenza, potranno essere esentati dal pagamento della Tassa sui rifiuti disinstallando «apparecchi di video poker, slot machine, videolottery o altri apparecchi con vincita in denaro, installati nei propri locali».
Lo ha deciso il Consiglio comunale con una delibera, anche in relazione al fatto che nel solo 2018 - è scritto in una nota - sono stati giocati a Tito circa 8,5 milioni di euro. Per ottenere l’esenzione, la disinstallazione deve essere intervenuta a partire dall’annualità 2020, e sarà riconosciuta per i tre anni successivi, a partire dal 2021.
«Dobbiamo promuovere - ha detto il sindaco di Tito, Graziano Scavone - azioni efficaci per contrastare il fenomeno della ludopatia, una piaga sociale per tanti cittadini e per le loro famiglie. Questa misura, per quanto non risolutiva di una problematica ampia, vuole essere un primo passo e la dimostrazione che si può rinunciare ad introiti derivanti dalla disperazione delle persone. Serve che lo Stato riveda l’intera materia e rinunci agli introiti delle giocate».
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