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Basilicata
Redazione on line
01 Luglio 2019
La giunta regionale della Basilicata ha approvato uno stanziamento di 25 milioni di euro per l’ammodernamento e l’adeguamento della dotazione impiantistica intermedia nel ciclo dei rifiuti e per la realizzazione degli impianti di compostaggio mancanti, «utili a chiudere il ciclo della raccolta differenziata - secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa della giunta - i quali libereranno parzialmente i Comuni della Basilicata dall’obbligo di conferire la frazione umida negli impianti di altre regioni, con i conseguenti aggravio dei costi a carico dei cittadini».
Lo ha annunciato l’assessore regionale all’ambiente, Gianni Rosa: «Gli impianti relativi al compostaggio - ha aggiunto Rosa - sono quelli di Lauria (Potenza), che sarà terminato entro cinque mesi e potrà ricevere diecimila tonnellate di umido all’anno, di Colobraro (Matera) e di Potenza, che potranno ricevere 30 mila tonnellate di umido all’anno ma che richiedono due anni per la realizzazione e quello di Venosa (Potenza), la cui costruzione è già avviata, con le sue 18 mila tonnellate, che sarà terminato in 12 mesi».
«Siamo consapevoli che, anche a regime, questi impianti non potranno soddisfare tutto il fabbisogno della Basilicata che cuba circa centomila tonnellate all’anno, problema - ha concluso Rosa - che evidentemente la scorsa giunta non si è posta. È per questo che stiamo valutando di aprirci all’impiantistica privata, in modo tale però da evitare il conferimento da altre regioni e solo in limiti tali da consentire alla Basilicata di essere autonoma nello smaltimento della frazione umida».
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