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Incontro promosso da Unibas
Maria Vittoria Pinto
19 Settembre 2018
(Foto Tony Vece)
Occhi puntati sullo spazio e viceversa, dallo spazio alla terra per raggiungere obiettivi importanti e progredire nella ricerca. La cerimonia d’apertura del Workshop Internazionale Emsev 2018, dal titolo «Integrating Geophysical Observatons from Ground to Space for Earthquake and Volcano Investigations», organizzato dalla Scuola di Ingegneria dell’Università degli studi della Basilicata (SI – Unibas), dall’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Imaa – Cnr) e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha interessato addetti ai lavori e non solo per l’alto livello di informazioni, interventi e dibattiti succeduti nel corso della giornata. Lo splendido Teatro F. Stabile di Potenza ha accolto gli scienziati, gli accademici e i ricercatori provenienti da 26 nazioni che hanno raggiunto l’Italia per partecipare al workshop. A dare loro il benvenuto, il sindaco del capoluogo lucano Dario De Luca, la rettrice dell’Università degli Studi della Basilicata Aurelia Sole, il direttore dell’Imaa – Cnr Vincenzo Lapenna, Nicola Pergola dell’Imaa – Cnr, Valerio Tramutoli dell’Università degli Studi della Basilicata. Il workshop è un appuntamento biennale e dopo Francia, India, Giappone, Polonia, Cina, l’edizione 2018 si svolge in Italia, nel capoluogo lucano: da oltre 20 anni l’Emsev (ElectroMagnetic Studies of Earthquakes and Volcanoes), un gruppo di lavoro interdisciplinare che fa parte dell’associazione internazionale Iugg (International Union of Geodesy and Geophysics), si riunisce in forma plenaria per discutere degli avanzamenti della ricerca e delle nuove opportunità offerte dalle più recenti tecnologie osservative dal suolo e dallo spazio. Le attività dell’Emsev, infatti, si focalizzano sullo studio, l’osservazione e la comprensione dei fenomeni elettromagnetici associati ai terremoti e alle eruzioni vulcaniche. Ieri la cerimonia d’inaugurazione nello Stabile aperta a tutti, conclusa in serata con un momento musicale offerto dalla Concert Band di Potenza, ma le sessioni scientifiche che si svolgeranno in questi giorni nella Sala del Cortile del Museo Archeologico «Dino Adamesteanu» sono riservate ai congressisti. Accanto al programma scientifico è stato, però previsto per i partecipanti al congresso una visita di studio in Val d‘Agri, domani, e una visita di fine congresso a Matera, venerdì 21 settembre. Molti ed interessanti gli interventi della prima giornata di lavoro e quelli che interverranno nelle prossime giornate: oltre al presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston e il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni, Toshiyasu Nagao Università Tokai Giappone, Xuhui Shen responsabile della missione Cses, Jaques Zlotnicki del Cnrs France, Antonio Meloni dell’Ingv, Domenico Patella dell’Università Federico II di Napoli, Friedemann Freund della Nasa, Mikhail b. ghkberg della Russian Accademiy of Sciences, Valery Koepanov del Lvi Centre Institute for Space Research of National Academy of Sciensces Ukraine, in video messaggio il prof. Seia Uyeda dell’Università di Tokio. Molti e vari i temi del workshop, dai segnali elettromagnetici associati a terremoti ed eruzioni vulcaniche alle tecniche satellitari per la valutazione e il monitoraggio del rischio vulcanico e sismico, dai fenomeni magnetosferici, ionosferici e atmosferici associati ad attività sismiche e vulcaniche alle iniziative internazionali in corso (Emso, Epos, Geoss, ecc.) e missioni satellitari recenti e future (Cses, Swar, ecc.).
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