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centro storico
06 Agosto 2018
di Giovanna Laguardia
Il degrado dietro la facciata scintillante della città. Mentre procedono, sia pure tra qualche polemica, i lavori di riqualificazione e ripavimentazione in via XX settembre, altre aree della città, distanti appena pochi metri, continuano a rimanere nell’ombra e nel degrado. È il caso, ad esempio, di via Sacerdoti Liberali e delle sue immediate adiacenze. Balza subito all’occhio, soprattutto per le sue dimensioni, l’ex distretto scolastico, i cui lavori di ristrutturazione sono terminati da tempo. L’immobile di proprietà comunale, però, non è mai stato ultimato, perché il costo della messa in sicurezza, a causa della mancanza di fondazioni, assorbirono tutto il budget disponibile.
L’edificio, che era stato messo all’asta ma rimase invenduto, continua a campeggiare su via Sacerdoti Liberali e ormai comincia a mostrare nuovamente segni di degrado. Nello slargo di fronte, un altro edificio di proprietà comunale, mai ristrutturato dopo il terremoto del 1980, rovina l’atmosfera della piazzetta, per il resto ottimamente ristrutturata. E ancora, come denunciano gli abitanti della zona, sono pessime le condizioni della scaletta che porta da via Due Torri a via Sacerdoti Liberali, con la maggior parte dei gradini completamente sbriciolati, come si vede dalle foto del nostro reporter Tony Vece. Lo stato della scalinata fa il paio con quello della piazzetta che si trova sulla destra: anche qui la pavimentazione perimetrale è semidistrutta, con pericolosi e taglienti spuntoni che minacciano le caviglie dei passanti.
A tutto questo si aggiunge il fatto che, come gli abitanti della zona hanno più volte denunciato anche dalle pagine della Gazzetta negli ultimi anni, nelle serate festive e prefestive, i gradini dei portoncini che si affacciano sulla stradina diventano il ritrovo preferito dei giovani potentini in cerca di sballo alcolico, come testimoniano le innumerevoli bottiglie di vino, di birra e di superalcolici che ogni domenica mattina fanno brutta mostra di sé sul selciato. Purtroppo spesso accompagnate da altri residui della baldoria lasciati dai giovani ubriachi, come urina e vomito.
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