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25 Aprile 2018
di Alessandro Boccia
Sarà una commissione di indagine ad accertare l’origine della discrepanza dei dati del monitoraggio che da giorni è stato fatto nei diversi comuni del Metapontino per via del superamento dei valori di trialometani riscontrati nell’acqua potabile, conseguenza del normale trattamento di clorazione dell’acqua destinata al consumo umano soprattutto come risultato della reazione del cloro con la materia organica presente naturalmente nelle acque grezze. Lo ha dichiarato ieri a Potenza, nel corso di una riunione molto concitata, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che ha incontrato i sindaci dei comuni di Policoro, Bernalda, Scanzano Jonico, Nova Siri e l’assessore del comune di Pisticci, Francesco Radesca, per fare il punto della situazione ed illustrare quanto emerso lunedì dall’incontro avuto con i rappresentanti dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente di Basilicata, dell’Azienda Sanitaria del materano e di Acquedotto Lucano, ossia gli enti preposti al controllo ed al monitoraggio.
«Voglio sapere se ci sono responsabilità ed adottare le azioni conseguenti» ha spiegato Pittella rivolgendosi agli amministratori nel corso della riunione. Se da un lato infatti c’è l’urgenza ed il diktat sottolineato a gran voce da Pittella di «ridare subito l’acqua ai cittadini» dall’altro resta da capire la confusione generata nei giorni scorsi dai diversi valori forniti da Arpab ed Acquedotto Lucano e per i quali nell’incontro di lunedì era stato richiesto un allineamento delle metodiche. Tema esposto al tavolo con i sindaci ai quali il governatore lucano ha riferito dell’ultimazione delle operazioni di pulizia dei serbatoi ed ha comunicato l’esito delle ultime analisi effettuate che hanno rilevato valori sotto la soglia di riferimento.
Pittella, al quale era stato chiesto un incontro urgente dal sindaco di Policoro, Enrico Mascia, in rappresentanza degli altri amministratori, proprio per fare chiarezza sulla vicenda, in assenza di «elementi di certezza che minano l’incolumità e la serenità delle famiglie e delle comunità coinvolte» ha anche precisato di non avere «alcuna intenzione, come pure da qualcuno chiesto, di chiedere nessuna deroga al limite di 30 per i trialometani», in merito al tema della soglia di «tollerabilità», fissata a 100 per l’Europa e a 90 per la Puglia, regione dove viene erogata la stessa acqua potabile utilizzata dai comuni della fascia jonica e dove in questi giorni si è continuato a bere. «Finché ci sono io, non farò nessuna richiesta – ha aggiunto il governatore lucano– in quanto non serve lo specchietto per le allodole, ma invece la certezza della qualità della nostra acqua».
Al termine della riunione Pittella ha precisato di voler nuovamente incontrare i sindaci coinvolti dalla vicenda per comunicare loro con puntualità quanto emergerà dalle azioni messe in campo, al fine di dare una corretta informazione ai cittadini e conferire loro la tranquillità «che è assolutamente doverosa».
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