Sacerdote lucano «spretato» da Papa Francesco: molestie sessuali ai militari
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avviso della Regione
06 Aprile 2018
La Regione Basilicata metterà a disposizione 11,7 milioni di euro, dai fondi Fesr 2014-2020, per la creazione di 187 abitazioni da strutture non utilizzate in nove comuni lucani considerati ad alta densità abitativa (Ata): gli alloggi sono destinati a giovani coppie, anziani, famiglie monoparentali, separati, immigrati, studenti e lavoratori fuori sede, o per nuclei familiari in condizioni di difficoltà socioeconomiche.
L’avviso pubblico «per la selezione di progetti innovativi di contrasto al disagio abitativo» è stato illustrato stamani, a Potenza, nel corso di un incontro, dall’assessore regionale alle infrastrutture, Carmine Miranda Castelgrande: le abitazioni saranno realizzate, in base alle necessità segnalate dalle amministrazioni comunali, ad Avigliano, Lavello, Melfi, Pignola, Rapolla, Venosa, Tito (Potenza), Nova Siri e Policoro (Matera). Le candidature dovranno essere presentate entro il 31 maggio dai Comuni o dalle Ater, sulla base delle proprietà del patrimonio edilizio, e con un contributo massimo di 1,3 milioni per ogni ente.
Sono ammessi interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento, ristrutturazione ed efficientamento energetico, adeguamento sismico, abbattimento delle barriere architettoniche. I Comuni e le Ater dovranno concludere i progetti entro 12 mesi (per attività inferiori ai 200 mila euro) o 24 mesi (per progetti superiori a 200 mila euro).
L’avviso prevede anche lo stanziamento di altri 405 mila euro per la redazione di progetti strategici di innovazione sociale. «Si tratta di un avviso importante - ha spiegato Castelgrande - perché cerchiamo di dare soluzioni a un problema che tocca centinaia di persone, quello della casa, in un momento storico in cui acquistare o affittare un’abitazione è sempre più difficile, e sono poi necessari spazi sociali e innovazione anche nella progettazione degli interventi. In definitiva si può incrementare l’offerta di alloggi sociali in locazione a canone concordato, anche per l’utilizzo temporaneo per conciliare le esigenze famiglia-lavoro»
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