Melucci: no a illazioni su trattativa

TARANTO - «Mi rammarica molto che un uomo intelligente e sensibile come il mio presidente voglia abbandonarsi ad illazioni sulla gestione della trattativa Ilva. Su questa vicenda così complessa, e su tutte le questioni salienti per Taranto, non può pesare lo scontro continuo, fondato su traiettorie politiche nazionali, stia pur certo che il sindaco farà sempre e solo ciò che ritiene, in coscienza, utile per la sua comunità».

Lo dice all’ANSA il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, rispondendo alle dichiarazioni rilasciate oggi ai giornalisti dal governatore pugliese.

«Che io abbia rispetto della figura del ministro (il riferimento è al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che di recente si è iscritto al Pd, ndr) - aggiunge il primo cittadino, che ha annunciato di aver lasciato la corrente Fronte Dem - è un fatto acclarato, d’altronde avere posizioni differenti su un dossier così delicato come quello di Ilva non significa doverlo considerare un 'nemicò. Non mi sembra, invece, che il ministro abbia allestito una sua corrente. Inoltre, ho avuto modo di dichiarare in termini netti che ritengo esaurita la stagione di tutte le correnti del Pd, non è una corsa a riposizionarsi mantenendo quel metodo di lavoro, che tanto male ha fatto ai territori che amministriamo e che difendiamo ogni giorno dai populismi.

È un processo in atto anche nella cosiddetta area renziana a Taranto e in molti comuni a guida Pd nel Paese».
Chi «non legge questo nuovo scenario all’indomani del voto - sottolinea Melucci all’ANSA - dovrebbe fare uno sforzo di migliore comprensione delle istanze della base e degli elettori. Su un altro fatto ha poi ragione Emiliano, tengo molto al nostro rapporto, ma resto uomo libero, per questo ho già pagato dazi pesanti nella mia breve esperienza politica, continuerò a lavorare costruttivamente con la Regione, ma sempre con in testa la priorità Taranto. Aspetto di incontrare il mio presidente per fare serenamente il punto, ma - conclude il sindaco Melucci - ho espresso un pensiero pulito, corretto, molto sentito in città. La mia decisione di lasciare le correnti di partito solleva una questione politica che mira solo a tutelare il bene di Taranto e del Pd ionico». 

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