FIRENZE - Oltre duemila persone sono attese alla prima conferenza nazionale della Famiglia che comincia questa mattina a Firenze. A dare il via all'evento, voluto dal ministro Rosy Bindi, sarà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La Conferenza, che vedrà il confronto fra associazioni familiari, enti locali e governo (è previsto per oggi pomeriggio l'arrivo di nove ministri) e si concluderà sabato 26 maggio, risente delle polemiche sorte dopo la decisione del ministro Bindi di non invitare le associazioni degli omosessuali e delle famiglie di fatto. Posizione che ha spinto parte della maggioranza più radicale a non intervenire per protesta (mancheranno in particolare due ministri, Paolo Ferrero e Emma Bonino). L'accusa al ministro è di aver organizzato una manifestazione troppo in sintonia con le motivazione del Family day (mosso dal ddl sui Dico) e della Cei.
Obiettivo della manifestazione è la messa a punto di un piano d'azione del governo per le politiche familiari.
Presente, fra gli altri, alla Conferenza il Commissario europeo per l'occupazione, affari sociali e pari opportunità Vladimir Spidla. L'intervento di Napolitano sarà preceduto dalla lettura di passi del Cantico dei cantici letti dagli attori, nonché marito e moglie, Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey.
Di fronte a Palazzo Vecchio, ad accogliere il ministro Bindi, le cinque famiglie italiane che chiedono di concludere l'iter adottivo di altrettanti bambini rumeni. «Il ministro ci ha rassicurato, ci ha detto che non ci abbandonerà» ha fatto sapere il portavoce del gruppo Vincenzo Macaluso.
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