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BARI - Un nuovo Accordo di Programma quadro per la ricerca tra assessorato allo Sviluppo economico e innovazione tecnologica della Regione Puglia e ministero dell'Università e Ricerca è stato sottoscritto oggi al Dipartimento Politiche dello sviluppo del ministero dello Sviluppo economico. «Con questo accordo - dichiara l'assessore regionale e vicepresidente della giunta Sandro Frisullo - il Miur destina alla Puglia altri 28,5 milioni di euro per il potenziamento della capacità di offerta tecnologica del sistema della ricerca pubblica regionale. Queste risorse - spiega ancora Frisullo - saranno destinate alla costituzione di una rete di laboratori pubblici di ricerca che contribuisca significativamente allo sviluppo dei settori ad alta tecnologia e all'innovazione tecnologica».
L'intervento sarà gestito dall'assessorato allo Sviluppo economico e innovazione tecnologica della Regione Puglia che attiverà tutte le procedure per l'avviso pubblico e la valutazione delle proposte con il contributo di esperti nazionali e internazionali di elevata qualificazione scientifica. I soggetti che potranno presentare progetti sono le Università, gli Enti pubblici di ricerca e l'Enea.
Dovranno dimostrare capacità di aggregare interesse da parte del
sistema produttivo regionale, sia sotto il profilo soggettivo che
sotto quello progettuale. L'avviso pubblico sarà pubblicato entro 150 giorni dalla data di sottoscrizione dell'Accordo, quindi non oltre la
metà di ottobre 2007.
«L'Assessorato - dice Frisullo - intende adottare una procedura innovativa e collaborativa nel rapporto con il sistema scientifico pubblico, perché la valutazione dei progetti avverrà in contraddittorio con i soggetti proponenti".
Elementi della valutazione saranno la qualità scientifica dei partecipanti, nella loro funzione di soggetti attuatori ed esperienze da essi maturate nella gestione di azioni di trasferimento tecnologico; modello organizzativo della rete, sia per l'organizzazione scientifica che per le attività deputate al trasferimento tecnologico; piano di potenziamento strumentale; programmazione delle attività di ricerca per lo svolgimento di un progetto dimostratore di funzionamento della rete; capacità di
intercettare la domanda di innovazione esistente o potenziale in funzione dei settori strategici, presente nel territorio regionale; capacità di coordinamento con i distretti tecnologici già esistenti (nei settori di interesse comune).
«L'obiettivo finale - dichiara Frisullo - è quello di potenziare il sistema dell'offerta di ricerca e innovazione, che rappresenta una delle priorità della nostra strategia per lo sviluppo tecnologico della Puglia. Grazie a questo intervento intendiamo mettere a disposizione del sistema produttivo regionale, e non solo, una rete di laboratori e di competenze in alcuni settori strategici per il futuro della nostra regione, come la meccanica, l'energia, la logistica e le tecnologie dell'informazione. D'altra parte - conclude Frisullo - questo intervento è in linea con quanto abbiamo già fatto nell'ultimo anno per quanto riguarda il finanziamento alla ricerca e innovazione, con oltre 250 milioni di euro destinati ad imprese, università ed enti pubblici di ricerca».
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