BARI - Per le valutazioni sulle cause delle morti nel reparto Utic dell'ospedale di Castellaneta la Commissione d'inchiesta nominata dalla Regione Puglia ha proceduto sulla base dei dati a disposizione e riconducibili, in attesa degli esami autoptici, alle cartelle cliniche dei pazienti morti.
Queste valutazioni sono contenute nella prima parte delle 15 pagine della relazione, divise in tre parti. La prima riguarda appunto l'analisi compiuta dalla commissione sugli eventi luttuosi. Si tratta di una parte definita dagli stessi commissari, «molto scarna». In questa parte si individuano quattro casi di morte avvenuta «con alta probabilità di certezza» a causa dello scambio dell'ossigeno con protossido di azoto; un caso ritenuto incerto; tre casi dove il rapporto casuale è altamente incerto.
La seconda parte della relazione riguarda gli aspetti logistico-organizzativi dell'Unità di terapia intensiva coronarica (come, ad esempio, l'organizzazione del lavoro).
La terza parte è la «più corposa». La relazione - è questo quanto finora si è saputo - fa una ricostruzione puntuale di tutti gli appalti riguardanti l'ospedale nel suo complesso con particolare riferimento all'Utic e all'impianto del gas medicale.
Da quanto emerge, i locali dove ora c'è il reparto di terapia intensiva coronarica hanno subito due varianti di destinazione nel corso del tempo. In un primo momento quei locali erano stati destinati ad un reparto di terapia subintensiva chirurgica; in una seconda fase sono stati destinati a pediatria. Quando fu decisa che doveva essere realizzata l'Utic (intorno al 2003), i locali erano dunque quelli in precedenza destinati a pediatria. Questa decisione fa nascere l'esigenza di un adeguamento impiantistico relativo al gas.
«Abbiamo quindi approfondito - ha detto il coordinatore della Commissione, prof.Tommaso Fiore, primario di rianimazione nel Policlinico di Bari - l' esistenza o meno di progetti specifici, e firmati, di questo nuovo impianto del gas nell'Utic, chiarendo l'intreccio tra aziende che hanno materialmente eseguito i lavori (capofila e sub-appalto)».
Infine, la Commissione ha ricostruito la fase della manutenzione straordinaria e ordinaria dell'impiantistica in tutta l'Ausl e in quel reparto.
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