BRINDISI - «Spero che con la consapevolezza ed una maggiore conoscenza si possano raggiungere le persone, andare al di là dei governi e combattere la fame nel mondo». Lo ha detto Josette Sheeran, nuovo direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (Pam) che si trova oggi a Brindisi, prima visita ufficiale da quando la scorsa settimana ha assunto l'incarico, per annunciare, insieme al governo italiano, l'ampliamento della base di pronto intervento umanitario Onu a Brindisi.
«Possiamo essere orgogliosi - ha detto - che quanto è stato fatto finora, grazie all'Europa, agli Stati Uniti, al Giappone, all'India, agli oltre 80 Paesi che hanno sempre contribuito». Secondo Josette Sheeran «con 34 dollari all'anno è possibile alimentare un bambino africano per un anno intero». E basta davvero poco per dare un pasto ad una persona nel Darfur: «Anche con gli aiuti piccoli - ha infatti detto il nuovo direttore esecutivo del Pam - si può salvare o modificare una vita». Quello che si vive oggi «è un vero e proprio divario alimentare», per cui è importante «rendere tutti consapevoli di quanti pasti sono necessari da distribuire nel mondo». «Anche se i governi sono stati e sono generosi e volenterosi è tuttavia necessario - ha concluso - fare un appello a tutte le popolazioni del mondo perché capiscano che è veramente possibile cambiare o salvare vite con appena 40 euro all'anno o 34 dollari all'anno. Solo così sarà possibile inserire finalmente negli archivi storici le foto di quei bambini con i pancini gonfi».
«Ritengo che vi siano importanti sviluppi nell'ambito del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam) per poter lavorare insieme alle economie emergenti come India, Cina, Brasile, ma anche Russia». Sheeran ha ribadito quello che sottolineò il giorno del suo insediamento: «Sconfiggere la fame nel mondo è possibile. Noi - ha detto - dobbiamo vincere sulla fame perché possediamo know-how, possediamo la scienza, la tecnologia, la logistica, possiamo quindi far fronte alla fame».
Le nuove economie nascenti come Cina, India, Brasile o Russia, secondo Sheeran «possono dare vere e proprie lezioni». «Abbiamo visto - ha detto a questo proposito - che la Cina negli scorsi anni ha diminuito notevolmente il numero di persone che soffrono la fame e anche il Brasile ha presentato dei programmi di prosperità come quello che riguarda gli agricoltori e la produzione degli ortaggi». Ai Paesi emergenti o in via di sviluppo - ha sottolineato ancora - «è comunque assolutamente indispensabile trasmettere il concetto di sicurezza alimentare dal punto di vista degli approvvigionamenti. È importante cioè - ha concluso Sheeran - che vi sia una permanente risposta al problema della fame».
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