PALERMO - Mille euro, poi ridotti a settecento, il computer delle Winx e la cucina di Biancaneve, cioè giocattoli per bambini. Sarebbe stato questo il prezzo della corruzione dell'agente di custodia del carcere Pagliarelli di Palermo, Giuseppe Trapani, secondo la ricostruzione dei carabinieri del Nucleo operativo di Palermo che lo hanno arrestato su ordine della Dda. Il 31 ottobre scorso l'agente di polizia penitenziaria entra nel vivaio 'La Venere dei fiorì di Francesco Bonanno (che ha ricevuto oggi nell'ambito della stessa indagine un nuovo ordine di custodia, notificatogli nel carcere dov'era detenuto per altre inchieste). Trapani incontra Bonannno, che in quel periodo era libero, e la moglie di Antonino De Luca, Carmela Rita Irene Lucchese, entrambi coinvolti nell'operazione di oggi. Poi rientra in macchina, conta il denaro ricevuto e commenta a voce alta, senza sapere di essere ascoltato da una microspia piazzata dai carabinieri: «Ma quante minchia me ne hanno dato! Boh! Di nuovo sbagliati si sono. Quattro, cinque, sei, settecento me ne dà?», dice Trapani nell'intercettazione. Poi richiama al telefono la Lucchese e si fa passare Bonanno: «Ma come, me ne hanno dati settecento?», gli chiede. «Sì, quella ragazza me li ha dati e te li ho portati», risponde Bonanno, e l'agente di custodia: «Ah, va bene, a posto. Siccome io sapevo di più... comunque non ti preoccupare». Sempre il 31 ottobre, parlando con la moglie di De Luca, anch'ella adesso arrestata, Trapani le aveva detto che «Nino aveva bisogno di una scheda, se c'era possibilità di farmela avere». Due giorni dopo, il 2 novembre, l'agente richiama la donna per sincerarsi che la telefonata col cellulare introdotto in cella ci sia stata: «Nino tutto a posto? Lo ha sentito?». La risposta della signora De Luca è affermativa e Trapani commenta: «Tutto bene, giusto? L'importante è questo». Nella stessa conversazione la guardia penitenziaria racconta di avere preso dei giocattoli nel negozio del fratello di Francesco Bonanno. «Sua moglie è rimasta contenta?', gli chiede la signora Lucchese De Luca. «Contentissima», è la risposta.
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