ROMA - "Una immediata ispezione presso gli uffici giudiziari di Potenza" è stata chiesta dal sostituto procuratore Felicia Genovese, indagata dalla Procura di Catanzaro nell'ambito delle inchieste che riguardano l'operato di magistrati lucani, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (nella sua qualità di Presidente del Csm), al vicepresidente del Csm Nicola Mancino e al Ministro della Giustizia Clemente Mastella.
Il pm Genovese, che svolge funzioni vicarie alla Procura di Potenza ed è stata di recente designata quale consulente permanente della Commissione parlamentare antimafia, sostiene, in un telegramma inviato alle tre autorità, che le recenti notizie di stampa che l'hanno riguardata rappresentano "reiterazione di precedenti articoli e azioni diffamatorie" in suo danno, ed, inoltre, "intollerabile propalazione di notizie coperte da segreto, nonchè inaccettabile tentativo di delegittimazione, condotti sotto la presumibile regia di personaggi interni ed esterni" alla magistratura.
Il sostituto procuratore Genovese, che ha chiesto di essere sentita nel corso dell'ispezione, si è anche riservata di inviare un "dettagliato esposto" all'autorità giudiziaria.
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