ROMA - «Ieri il Ministero degli Interni, per questa prima fase delicatissima in cui guai se succede qualcosa, ha chiesto che si sospendano almeno per 2 o 3 settimane le notturne, per le quali è sempre più difficile organizzare l'ordine pubblico. Il tempo necessario perchè il clima si smorzi e perché lo norme entrino a pieno regime».
Stop momentaneo alle gare in notturna: da questo provvedimento, spiega il sottosegretario allo Sport Giovanni Lolli, dovrebbe ripartire il campionato da domenica prossima, anche l'ufficialità si avrà solamente dopo il Consiglio dei Ministri di questo pomeriggio, che varerà un decreto legge improntato a "tutta la ragionevolezza del mondo, ma assoluta inflessibilità». «Guai se alla ripresa del campionato succedesse di nuovo qualcosa -spiega Lolli-, sarebbe davvero preoccupante. Fermare del tutto la macchina, ripararla e ripartire spero sia davvero l'ultima spiaggia, ma è una responsabilità di tutti».
Si ripartirà col giro di vite per gli stadi, sulla cui agibilità si esprimerà l'Osservatorio tra stasera e domani. «I prefetti vengono liberati dall'incombenza di decidere secondo la propria discrezionalità -spiega Lolli-: su di loro pesavano tra l'altro forti pressioni locali. E al tavolo dell'Osservatorio siederanno anche esponenti del calcio". Per il futuro l'idea è sempre quella di stadi nuovi e privati. "Gli impianti di oggi sono scatoloni vecchi, brutti e insicuri: prevediamo di migliorarli e farne di nuovi».
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