ROMA - Il Coni critica duramente il presidente della Lega Antonio Matarrese per il suo intervento sugli incidenti di Catania pubblicato oggi dal quotidiano «La Repubblica» e ripetuto in una intervista a Radio Capital prende le distanze dai concetti da lui espressi. «Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano - si legge in una nota del Foro Italico - a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Lega Nazionale Professionisti, Antonio Matarrese, e riportate questa mattina da un quotidiano, nell'esprimere sconcerto ed indignazione per i contenuti gravemente offensivi, prende le immediate distanze dai concetti espressi, rinnovando alla Famiglia Raciti i sentimenti del più profondo cordoglio a nome dello sport italiano».
Matarrese rischia anche un deferimento per violazione degli art. 5 e 7 del Codice Coni di comportamento sportivo.
Nell'art. 5 del codice di comportamento sportivo del Coni si legge, sotto il titolo Principio di non violenza: «I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti dell'ordinamento sportivo non devono adottare comportamenti o rilasciare dichiarazioni che in qualunque modo determinino o incitino alla violenza o ne costituiscano apologia.I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti dell'ordinamento sportivo devono astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l'integrità fisica e morale dell'avversario nelle gare e nelle competizioni sportive e adottano iniziative positive per sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, delle squadre e dei relativi sostenitori».
Quanto art. 7, si intitola: Divieto di dichiarazioni lesive della reputazione. E recita: «I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti dell'ordinamento sportivo non devono esprimere pubblicamente giudizi o rilievi lesivi della reputazione dell'immagine o della dignità personale di altre persone o di organismi operanti nell'ambito dell'ordinamento sportivo».
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