ROMA - Le compagnie petrolifere riusciranno a dimostrare la loro estraneità da qualsiasi attività illecita di concertazione sul prezzo dei carburanti. Ne è convinto il presidente dell'Unione Petrolifera Pasquale De Vita, che a margine di un convegno organizzato dalla Confcommercio ha anche sottolineato che da parte del governo non c'è stata nessuna concertazione rispetto ai provvedimenti di liberalizzazione. Il leader dell'Unione Petrolifera ha anche ribadito di essere favorevole alle liberalizzazioni «purchè con criteri e regole uguali per tutti». Attenzione, inoltre, perché il mercato italiano è già liberalizzato e non è detto che aumentando il numero delle stazioni di servizio ci sarà automaticamente una discesa dei prezzi. «Malgrado gli annunci di politica di concertazione non ce n'è stata proprio e anche quando abbiamo chiesto un incontro cui è stato detto che non c'era nulla. In questo momento - ha aggiunto De Vita - particolarmente delicato, nel quale siamo all'inizio di un'indagine, lascerei lavorare tranquillamente l'autorità e le aziende che devono preparare la loro difesa. Sono convinto che riusciranno a dimostrare la loro estraneità a qualsiasi attività non consentita come è già accaduto in qualche altra occasione» ha aggiunto in riferimento all'istruttoria del garante che nel 2000 portò alla condanna delle compagnie petrolifere poi completamente scagionate dal Consiglio di Stato.
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