ROMA - «Governo e sindacati concertativi vogliono letteralmente smantellare la pubblica amministrazione: noi non possiamo accettarlo». È quanto dichiarano le Rdb-Cub, secondo le quali con l'intesa firmata oggi «si completa la campagna di odio verso i dipendenti pubblici iniziata ormai da parecchi mesi e che era evidentemente finalizzata alla trasformazione della pubblica amministrazione in senso privatistico».
Ora - aggiungono - è evidente che i "fannulloni" non c'entrano nulla, «il vero obbiettivo di Governo e Cgil, Cisl e Uil è quello di avere una pubblica amministrazione a misura di impresa invece che al servizio del cittadino. Va anche sottolineato come la gestione del memorandum significhi di fatto la cancellazione della legge sulla rappresentanza nel pubblico impiego, che stabilisce i criteri per individuare le Confederazioni maggiormente rappresentative titolate a discutere di pubblico impiego. Tra esse figura, oltre a Cgil, Cisl e Uil anche la Rdb-Cub, che però non è stata minimamente investita nella costruzione del memorandum».
«Ne prendiamo atto e agiremo di conseguenza», concludono annunciando che saranno convocati tutti gli organismi statutari per decidere le iniziative di lotta da intraprendere, non escluso lo sciopero generale della categoria.
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