ROMA - «La decisione dei gestori della distribuzione di carburante di proclamare lo sciopero degli impianti è una cosa grave. È ora di finirla». Lo affermano in una nota i presidenti di Adusbef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti.
«Nel nostro paese - aggiungono - non appena si tenta di razionalizzare un settore che comporta ricche prebende a chi detiene la proprietà, scattano immediatamente reazioni scomposte ed incontrollate». Lannutti e Trefiletti condividono, pertanto, le ipotesi di un intervento da parte del Ministro Bersani in un settore come quello della distribuzione di carburante «caratterizzato da bassa produttività e da ricchi guadagni».
Adusbef e Federconsumatori ribadiscono inoltre la necessità di andare verso l'accelerazione dell'apertura della vendita dei carburanti nei grandi centri commerciali, «in questo modo infatti - si legge nella nota - si risparmierebbero fra gli otto e i dieci centesimi al litro».
Rincara la dose il Codacons. "Chiederemo la revoca dell'autorizzazione alla vendita dei carburanti nei confronti di quei gestori che chiuderanno i battenti - afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - e denunceremo gli stessi alla magistratura per interruzione di pubblico servizio, considerato che i distributori di benzina sono imprese e non singoli lavoratori, e di conseguenza eventuali serrate risulterebbero vietate". "La protesta dei benzinai è sbagliata sotto tutti i punti di vista - prosegue Rienzi - La vendita dei carburanti presso la grande distribuzione è un diritto per i cittadini e un incentivo alla concorrenza, e consentirebbe risparmi di 7 centesimi di euro a litro".
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