LECCE - L'ammodernamento della rete ferroviaria, la velocizzazione, la possibilità di distribuire un sistema di metropolitane leggere, la grande progettazione del treno veloce da Bari a Napoli, significano determinare le fuoriuscite dalla ghettizzazione di tante periferie interne, lavorare per l'unità del Mediterraneo perché ricongiungere Tirreno ad Adriatico è una comunicazione strategica importante». Lo ha detto a Lecce, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, intervenuto all'incontro che si tiene a Lecce per l'inaugurazione del raddoppio della tratta ferroviaria Bari-Lecce.
«Noi - ha aggiunto Vendola - abbiamo un potenziale straordinario che deriva da alcune condizioni uniche in Europa. Siamo un territorio che ha porti e aeroporti assolutamente contigui. La modernizzazione anche della direttrice adriatica, la Bari-Pescara, la Puglia che si connette alle opere del Corridoio nell'area balcanica. Insomma noi diventiamo un tessuto nervoso di congiungimenti intelligente tra il Nord ed il Sud del mondo tra l'Ovest e l'Est. La Puglia così concretamente può candidarsi ad essere non un lembo estremo d'Europa abbandonato ma piattaforma logistica dell'Europa del Mediterraneo, per questo è una buona notizia».
«Il fatto che si chiude una vicenda che è durata trent'anni - ha aggiunto Vendola - e che ha visto in campo molti errori procedurali, una specie di sagra del localismo, è una notizia buona per la Puglia, data all'indomani dell'inaugurazione della seconda pista di Grottaglie». «E' una strategia - ha proseguito il presidente - che è quella dell'abbattimento di tutte le barriere interne ed esterne per fare dalla mobilità degli esseri umani e delle merci la chiave di uno sviluppo possibile del nostro territorio».
«Oggi - ha continuato Vendola - operare sulla intermodalità, cioè su tutto ciò che congiunge mare terra e cielo, trasporto marittimo, ferroviario e aereo, con una modernizzazione anche della rete stradale, credo che è una necessità assoluta ed è l'unica necessità per giocare con coraggio la partita del futuro».
«Su questo binario - ha concluso - intere generazioni hanno preso il treno con la valigia di cartone nelle rotte terribili e dolorose dell'emigrazione. Ora dopo che abbiamo intensificato questa rete è un'intera generazione a mettersi in cammino, perché è necessario che giri il mondo, che impari le lingue. Però dobbiamo essere bravi perché a questa generazione bisogna consentire di acquistare un biglietto di andata e ritorno».
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