ROMA - Aerei a terra per un'intera giornata oggi per lo sciopero generale dei dipendenti Alitalia che già minacciano nuove e pesanti agitazioni per Natale. Fatta eccezione per i voli che sono riusciti a partire nelle fasce protette, la protesta dei dipendenti della compagnia è riuscita a paralizzare il traffico aereo. «Lo sciopero è pienamente riuscito» affermano i sindacati che hanno indetto lo sciopero (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-ta, Sult-ta, Anpav, Avia e Unione Piloti) e il Sult sostiene addirittura che «l'adesione dei lavoratori è pressoché totale ed il numero dei voli cancellati nelle fasce non protette è praticamente del 100%».
A fine giornata risultavano circa 400 i voli cancellati fino alle 23, di cui oltre 200 a Fiumicino. Anche a Malpensa e Linate, a metà giornata, risultavano già cancellati 228 voli in tutto. In quasi tutti gli scali, tuttavia, la situazione è apparsa tranquilla forse perché i passeggeri erano in gran parte informati dell'agitazione. Non quelli provenienti dall'estero che, ignari dello sciopero, sono quelli che hanno subito i maggiori disagi.
La situazione di oggi, intanto, rischia di ripetersi a breve. I sindacati che protestano contro la deriva in cui sta cadendo la ex Compagnia di bandiera avvertono che «non è possibile sostenere ancora questa situazione». «Il governo deve avere il coraggio di dire quale programma ha, altrimenti i lavoratori sono pronti a bloccare il trasporto aereo anche sotto Natale, fuori dalla franchigia e dalle fasce di garanzia» avverte il responsabile della Fit Cisl, Claudio Genovesi. Anche il Sult chiede «una svolta immediata» o « nei prossimi giorni la tensione ed il conflitto assumeranno forme ancor più radicali». La Cgil, che parla di adesione allo sciopero «senza precedenti», avverte che «la riuscita dello sciopero è un segnale al governo». «Bisogna fare in fretta, prima che l'esasperazione sfoci in atti non governabili» mette in guardia il responsabile della Filt Cgil, Mauro Rossi che denuncia anche «iniziative di intimidazione nei confronti dei lavoratori» in sciopero e che preannuncia ricorsi alla magistratura. Lo sconforto dei sindacati sullo stato della compagnia si riflette anche sul dibattito aperto sulle opzioni di vendita. All'indomani della scelta di Merril Lynch come advisor del Tesoro e delle dichiarazioni scettiche di De Benedetti su eventuali compratori il titolo ha un po' ceduto in Borsa (0,92%). «Questa storia dei pretendenti che si sfilano prima che esca il bando è un po' strana» ha detto il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha chiesto meno «astrattezza» nella gestione da parte del governo, promossa invece dal segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che la definisce «convincente».
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