ROMA - Un Natale all'insegna dell'attenzione verso l'ambiente, a dimostrazione della maggior sensibilità degli italiani per i temi legati all'ecologia. Per il Natale 2006, infatti, il 75% della quasi totalità degli italiani che hanno scelto di fare il tradizionale albero, sì orientato su quello sintetico, in modo da riutilizzarlo per sei-dieci anni, il 12% invece predilige l'albero vero, riservandosi, nelle maggioranza dei casi, di trapiantarlo. È uno dei dati emersi dalla ricerca sulle abitudini ecologiste degli italiani a Natale, commissionata ad Ipsos dal ministero dell'Ambiente e presentata oggi a Milano alla presenza del ministro Alfonso Pecoraro Scanio. Dall'indagine escono quattro macro categorie di italiani: gli «ecologisti doc», un 18% della popolazione che si comporta in modo assolutamente irreprensibile in materia di attenzione verso l'ambiente; la metà degli italiani invece rientra nella categoria degli 'attentì, quelli cioè che si comportano in maniera accorta verso il consumo ecologico, ma in modo meno estremo rispetto al primo gruppo. Un 15% viene definito dagli studiosi 'indifferentè in quanto la loro condotta è poco ecologica, ma c'è anche un 17% definiti addirittura 'inquinatorì. Dei cittadini più virtuosi, ovvero gli ecologisti doc, la ricerca ha tracciato un identikit: per lo più sono donne, persone di mezza età e cattolici di mezza età. Gli attenti sono per lo più anziani e pensionati che vivono in piccoli comuni. Gli inquinatori si concentrano tra i giovani e giovanissimi, principalmente maschi e risiedono nei grandi centri, sono cattolici non praticanti o non credenti.
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