Mancano solo tre giorni prima che i bookmaker esteri chiudano le scommesse su chi sarà il primo ad estinguersi di otto animali seriamente a rischio. Al primo posto c'è il panda gigante (circa 1.600 gli animali che vivono in libertà), simbolo del WWF, per il quale, a causa della bassa fertilità e della continua diminuzione delle foreste di bambù, non è previsto un futuro roseo: il grande urside cinese, infatti, viene quotato a 1,90. Al secondo posto c'è un altro grande animale che vive nelle foreste, il gorilla di montagna (650 circa gli esemplari in libertà), la sottospecie dalle dimensioni più larghe: anch'esse vittime della deforestazione, hanno avuto come complici della mortalità molte malattie prese a contatto con l'uomo: le quote riguardanti questa scimmia antropomorfa che vive tra Congo, Burundi e Uganda si aggirano intorno a 4,50. Al terzo posto si trova l'orso polare, il più grande della sua famiglia: una delle maggiori cause del suo abbassamento demografico è l'effetto serra e il conseguente riscaldamento della superficie terrestre, che favorisce lo scioglimento dei ghiacci, habitat naturale del candido animale. Nonostante conti una popolazione di circa 25.000 unità, è data a 6,00 la possibilità che l'animale si estingua prima degli altri.
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