CAROVIGNO - Malgrado l’estate ormai alle porte, il litorale carovignese compreso fra le località di Specchiolla e Pantanagianni - meglio noto come zona Pezze Morelli - continua ad essere utilizzato come discarica di rifiuti di ogni genere da parte di decine di incivili che, approfittando anche dell’erba alta prsente in zona, scaricano anche rifiuti ingombranti
CAROVIGNO - Malgrado l’estate ormai alle porte, il litorale carovignese compreso fra le località di Specchiolla e Pantanagianni - meglio noto come zona Pezze Morelli - continua ad essere utilizzato come discarica di rifiuti di ogni genere da parte di decine di incivili che, approfittando anche dell’erba alta prsente in zona, scaricano anche rifiuti ingombranti. In quella zona «vi è da sempre una evidente e continuativa diversità di trattamento per quanto riguarda i servizi resi ai cittadini e possessori di immobili di Pantanagianni e Specchiolla - scrive in un esposto denuncia il signor Salvatore De Santis -, rispetto a località come Santa Sabina, che non ha eguali».
E l’autore della denuncia - inviata tra gli altri anche alla Polizia municipale di Carovigno, al sindaco di carovigno, alla Asl di Brindisi, ai Carabinieri di Carovigno, alla Guardia costiera di Brindisi, al Prefetto di Brindisi ed a Striscia la notizia - fa anche degli esempi concreti: «La segnaletica e le cunette o dossi per far rallentare la corsa delle auto, a Santa Sabina risultano impeccabili mentre a Pantanagianni non ve ne è traccia, con conseguente rischio per la sicurezza dei pedono».
Eppure anche chi risiede o possiede immobili a Pantanagianni e Specchiolla è cittadino Carovignese: «Faccio notare - scrive De Santis - che il Comune esige tasse ed imposte per tutto l’anno e non solo per il periodo estivo». Eppure «durante il periodo invernale la pulizia non viene eseguita: la pulizia delle spiagge - scrive il cittadino - avviene solo sommariamente in estate e con ritardi notevoli». Ma la cosa più grave è quanto riscontrato il 1° aprile scorso ed a tutt’oggi dall’autore dell’esposto che, «passeggiando a piedi, si è accorto che tra i vari rifiuti depositati lungo viale Vienna vi erano persino dei vecchi serbatoi rotti e calcinacci di amianto. Il sottoscritto - scrive De Santis - ha subito chiamto i Vigili urbani denunciando il fatto: la vigilessa al telefono mi ha assicurato che avrebbero mandato subito una pattuglia per verificare ed avrebbe allertato chi di competenza per rimuovere i rifiuti, specialmente quelli in amianto. Bene - conclude l’autore dell’esposto - ad oggi non è stato fatto niente: i rifiuti sono sempre li, si sommano ed aumentano, l’erba è alta e non viene tagliata. E siamo quasi a giugno. E soprattutto i bidoni di amianto sono sempre allo stesso posto».
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