SHANGHAI - «A me il miracolo non è riuscito». Fernando Alonso replica praticamente in diretta a Michael Schumacher: il pilota tedesco della Ferrari esulta dopo aver completato la rimonta iridata. Lo spagnolo, invece, mastica amaro dopo il secondo posto ottenuto nel Gp di Cina: il pilota della Renault ha dominato la prima fase di gara, è precipitato al terzo posto dopo il primo pit-stop e ha provato invano ad acciuffare il ferrarista negli ultimi 10 giri. «Ci ho provato, ma il miracolo non è arrivato», dice l'asturiano.
Il Mondiale è più aperto che mai, con i due contendenti appaiati a 116 punti. Alonso, però, si aspettava ben altro dal weekend cinese: dopo la pole di ieri, il campione del mondo puntava deciso a chiudere in bellezza la parentesi di Shanghai. «E invece -dice- abbiamo perso una buona opportunità. Nei primi 20 giri ho costruito un buon vantaggio, poi le gomme mi hanno abbandonato e le condizioni sono cambiate: l'asfalto si è asciugato e io sono diventato lentissimo». Il pomeriggio di Alonso è cambiato radicalmente dopo il primo pit-stop. «Abbiamo deciso di sostituire le ruote anteriori ed è stato un errore. Fisichella e Schumacher non hanno sostituito le gomme e sono andati nettamente meglio nella parte centrale del Gp».
A quel punto lo spagnolo non ha avuto più alternative. «Ho dovuto montare gomme da asciutto nella seconda sosta per provare a recuperare terreno. Purtroppo non c'erano abbastanza giri a disposizione. La giornata è negativa, ma la lotta per il Mondiale è apertissima. La macchina funziona, andiamo in Giappone consapevoli delle nostre possibilità: io ci credo più che mai».
Oggi non hanno funzionato le gomme e non hanno fatto il loro dovere nemmeno i meccanici. Il secondo pit-stop è durato quasi 20" che, alla fine, si sono rivelati fatali. «Ci dispiace molto per Fernando», dice il team manager Flavio Briatore. «E' stato semplicemente fantastico, ha dominato sull'asciutto e sul bagnato. Dopo una performance come quella di oggi, non c'è niente di più frustrante che vedere la vittoria scivolare via». La Renault ha piazzato due piloti sul podio e ha riconquistato la leadership nel Mondiale costruttori. Troppo poco, però, per archiviare Shanghai con un sorriso. «La sensazione dominante è la frustrazione - ribadisce Briatore -. Avevamo la macchina più veloce, ora ci ritroviamo in un equilibrio quasi perfetto».
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su