IL CAIRO - L'incontro di oggi del Papa a Castel Gandolfo con gli inviati di 22 Paesi musulmani non è sufficiente per al Azhar, la principale autorità del mondo sunnita, e per i Fratelli musulmani che insistono con chiedere delle «scuse chiare» sulle dichiarazioni considerate offensive per l'Islam fatte due settimane fa, in una lectio magistralis in Germania.
«Tutto quello che ha detto non sono le scuse chiare che al Azhar ha chiesto - ha detto il portavoce dell'Istituzione Osama Hassan - E' solo un modo di aggirare le dichiarazioni (precedenti) per placare la rabbia».
Il dialogo, a cui ha nuovamente fatto appello il Papa nell'incontro trasmesso in diretta dalla televisione al Jazira, «potrà avere luogo solo dopo le scuse ai musulmani», ha aggiunto il portavoce.
Mohamed Habib, il numero due dei Fratelli musulmani, la confraternita che è forte in tutta la regione, ha affermato che il «Papa deve avere il coraggio e l'audacia di riconoscere il suo errore sull'islam e su Maometto». Benedetto XVI deve «fare delle scuse chiare o cancellare dal suo discorso (a Ratisbona) i riferimenti offensivi... non deve aggirare la questione».
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su