FIRENZE - L'olio vegetale da girasole utilizzato per la produzione di biodiesel da impiegare tal quale, puro, per la generazione di energia elettrica e termica e per i trasporti. E' quanto prevede il progetto «Voice», coordinato dal Centro di ricerca per le energie alternative e rinnovabili (Crear) dell'Università di Firenze in collaborazione con la Provincia di Firenze. Il progetto avrà una durata di poco superiore ai tre anni ed inizierà ad ottobre. Il costo complessivo è pari a circa 3.4 milioni di euro.
L'attività del Crear, si spiega in una nota, è stata possibile grazie alla Provincia di Firenze, che nel corso del 2005 ha supportato l'Università di Firenze nei suoi studi iniziali sulla materia e nelle prime prove, mettendo anche a disposizione un trattore agricolo appositamente convertito in Germania per l'utilizzo di questo bio-carburante. L'attività si è quindi ulteriormente sviluppata in una proposta di adesione al programma Europeo Life-Ambiente, che è stata positivamente valutata e ha recentemente ottenuto il cofinanziamento della Commissione Europea (Dg Ambiente).
Nell'ambito del progetto, l'olio vegetale, materia prima normalmente impiegata per la produzione di biodiesel, verrà utilizzato tal quale: questo richiederà adattamenti tecnologici agli impianti ed ai motori. Il vantaggio principale dell'olio puro rispetto al biodiesel è quello di poter essere prodotto ed utilizzato in loco dagli agricoltori, senza dover subire processi chimici di trasformazione.
In Toscana, si spiega ancora, vi sono stati circa 27.000 ettari coltivati a girasole ma il potenziamento di filiere «bioenergetiche» potranno creare un fattore di forte crescita per le aree agricole locali.
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