DALLA NAVE SAN MARCO IN NAVIGAZIONE VERSO BEIRUT - La notte tra il 15 e il 16 agosto due elicotteri effettuarono un "appontaggio" su nave "San Marco". Da quel momento, a bordo dell'anfibia della Marina Militare è arrivata una sorta di celebrità, tanto per il mondo militare, quanto per chi ha a cuore le pari opportunità tra i sessi. La tarantina Daniela Giordano, oggi trentenne e sottonenente di vascello, è stata la prima donna pilota delle Forze armate italiane. «Per questo il Presidente dello Stato mi ha nominata Cavaliere della Repubblica... sì insomma - si schernisce - non è che ha nominato Daniela Giordano, ha voluto premiare me perché ero un simbolo. Più che altro ha premiato la prima donna pilota».
C'avrà anche messo del suo, no? «Sì, caparbietà, impegno. Ma ho anche avuto la fortuna di essere nel posto giusto, al momento giusto».
Ora dove è stata assegnata? «A Catania e presto servizio lì».
Ha all'attivo altre missioni? «Sì, ma non ero mai andata oltre i confini europei prima d'ora».
L'altra notte in quella complicata manovra notturna che ha visto posarsi l'elicottero SH3-D sul ponte della nave lei che ruolo aveva? «Sono il secondo pilota. Ma la manovra non era complicatissima perché c'era un po' di luna».
Vuol dire che è semplice? «Per niente! Non c'era molto vento e la luna permetteva un minimo di visibilità. Però la nave da lassù sembra una formichina. D'altro canto è proprio questo il "plus" dei piloti della Marina Militare: noi facciamo di queste cose, gli altri no».
Sembra quasi che le piacciono le sfide... «Non poco - dice la spigliata pilota pugliese - E faccio anche paracadutismo e parapendio. Mi piace l'adrenalina».
Elicotteri, lanci, scusi ma queste "ali" sono un'eredità familiare? «C'ho pensato un sacco di volte ma non ne sono venuta a capo. Non so quando mi sono spuntate le ali. Forse, a Taranto, a furia di guardare gli atterraggi e i decolli da nave "Garibaldi". Inoltre in famiglia non ho nessuno che abbia scelto la carriera militare... Anche se entrambi hanno la divisa».
In che senso? «Mamma è nei Vigili urbani e papà è ferroviere».
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