GERUSALEMME - L'Esercito israeliano ha annunciato di aver intrapreso il «trasferimento delle responsabilità» nel Libano meridionale, in seguito a un primo dispiegamento nella zona delle truppe governative di Beirut.
Queste ultime hanno ormai attraversato il fiume Litani, limite settentrionale del'area di maggiore influenza di Hezbollah, e per la prima volta da decenni si sono addentrate nel sud del Paese, con un'avanguardia che ha già raggiunto la cittadina di Marjayoun, appena 7 chilometri a nord del confine con Israele.
In un comunicato militare, il Comando dello Stato ebraico fa riferimento all'accordo raggiunto con l'Unifil, la Forza Interinale delle Nazioni Unite.
«E' iniziato il processo di trasferimento delle responsabilità nelle aree stabilite», recita la nota. «Esso sarà realizzato per fasi successive, ed è subordinato a un rafforzamento dell'Unifil nonchè alla capacità dell'Esercito libanese di assumere un effettivo controllo della zona. L'esercito del Libano», si sottolinea nel medesimo comunicato, «si è impegnato a impedire le attività di Hezbollah in tutti i settori sotto il proprio controllo, e ad attivarsi per far allonanare le milizie di Hezbollah dagli stessi. Noi continueremo a ricorrere ai mezzi destinati a difendere le nostre truppe presenti nel Libano del sud e i cittadini israeliani, finchè la responsabilità sulla regione non sarà stata trasferita del tutto all'Esercito libanese e ai 'caschi blù dell'Unifil».
«Dopo che ciò sarà avvenuto», è la conclusione, «le nostre forze si ridispiegheranno lungo la frontiera internazionalmente riconosciuta d'Israele con il Libano», la cosiddetta Linea Blu. Il ministro degli Esteri dello Stato ebraico, signora Tzipi Livni, già aveva precisato che i tempi del ritiro israeliano sono strettamente correlati a quelli del dispiegamento delle truppe regolari di Beirut e dei caschi blu; il numero di questi ultimi sarà portato dagli attuali duemila a circa tredicimila.
LA FORZA INTERNAZIONALE ARRIVA LA SETTIMANA PROSSIMA «Ci attendiamo l'arrivo dei primi scaglioni della forza multinazionale all'inizio della prossima settimana», ha dichiarato il comandante dell'Unifil, il generale francese Alain Pellegrini, presso il quartier generale dei caschi blu a Naqura, nel sud del Libano. La Francia guida attualmente la Forza Interinale, e dovrebbe mantenerne il comando anche una volta che la sua consistenza sarà aumentata, dagli attuali duemila uomini (in zona dal '78) a circa tredicimila. Il mandato dell'Unifil, in scadenza a fine luglio, era già stato prorogato per almeno un mese.
«Questa Unifil sarà molto diversa rispetto alla precedente», ha sottolineato Pellegrini. «La vecchia Unifil è morta. La futura sarà più forte, irrobustita da un maggior numero di unità e con regole d'ingaggio nuove». In giornata al Palazzo di Vetro si riuniranno i rappresentanti degli Stati che contiribuiranno alla creazione del contingente d'interposizione, appunto per fissare tali regole che la risoluzione 1701 non specifica, limitandosi a indicarle nelle gradi linee.
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