NEW YORK - La riunione d'urgenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul Libano si è conclusa poco dopo le 12,15 (le 18,15) in Italia, e sarà ora seguita da una serie di consultazioni informali.
Lo ha indicato il presidente di turno, l'ambasciatore francese Jean-Marc de la Sabliere, chiudendo l'incontro.
Hanno preso la parola alla riunione il segretario generale Kofi Annan - ribadendo la necessità di un cessate il fuoco immediato e chiedendo una condanna durissima dell'attacco di Cana - seguito dall'ambasciatore libanese Nouhad Mahmoud e da quello israeliano Dan Gillerman.
«Fin dall'inizio è stato chiaro che il bersaglio non era Hezbollah ma il Libano, le sue infrastrutture». Così l'inviato di Beirut alle Nazioni Unite, Nohad Mahmoud, ha commentato l'offensiva israeliana contro la parte meridionale del Libano. Intervenendo a New York durante la sessione straordinaria del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Mahmoud ha ricordato che solo un cessate il fuoco - «che il governo libanese ha chiesto dal primo giorno» - potrà mettere in salvo i civili delle due parti del confine. Mahmoud ha quindi rivolto un appello per un cessate il fuoco immediato: i libanesi «che oggi sono martiri, vi chiedono con una sola voce con il governo la cessazione del fuoco, immediatamente, senza rinvii».
«Le vittime dell'orribile e tragico incidente (di Cana) saranno sì state uccise dal fuoco israeliano, ma sono vittime di Hezbollah. Ciò non sarebbe mai successo se Hezbollah non fosse esistito e se il Libano fosse stato un Paese libero e sovrano».
Questo ha detto, intervenendo al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, l'ambasciatore israeliano Dan Gillerman, parlando di «orribile, triste domenica piena di sangue».
Ribadendo che Israele non colpisce intenzionalmente i civili, Gillerman si è detto in possesso di un filmato in cui si vedono militanti Hezbollah sparare missili dietro ad una palazzina civile di tre piani, simile a quella abbattuta dagli israeliani a Cana.
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