TEL AVIV - L'aviazione israeliana ha sferrato questa notte un massiccio attacco contro un bunker di Beirut usato dai dirigenti di Hezbollah: la notizia, trapelata da fonti militari, è stata confermata questa notte all'Ansa da una portavoce dell'esercito israeliano.
Dalle fonti israeliane non si hanno per ora informazioni sui risultati dell'attacco e sull'identità dei dirigenti di Hezbollah che, secondo Israele, avrebbero potuto trovarsi nel bunker. Secondo le edizioni elettroniche di alcuni quotidiani israeliani i militari di Gerusalemme ritenevano possibile la presenza nel bunker anche del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.
Da Beirut è arrivata immediata la precisazione degli Hezbollah. «Nessuno dei nostri leader o dei nostri membri è stato colpito», si afferma in un comunicato.
Il gruppo radicale sciita sostiene inoltre che gli aerei hanno preso di mira non un bunker ma una moschea ancora in costruzione.
Fonti militari israeliane hanno precisato che il raid si è svolto verso le 21:00, dopo che l'intelligence aveva segnalato la probabile presenza di dirigenti della milizia sciita nel bunker.
Almeno 20 aerei hanno partecipato all'attacco, sganciando sul rifugio, situato nel quartiere di El-Barajneh, a sud di Beirut, circa 23 tonnellate di bombe. Diversi responsabili israeliani hanno affermato negli ultimi giorni di considerare il capo di Hezbollah, un obiettivo dell'esercito. Il ministro Zeev Boim ha affermato sabato che Israele «liquiderà alla prima occasione» Nasrallah, invitandolo a «pregare Allah». Nei primi giorni dell'offensiva in Libano gli aerei con la stella di David avevano ripetutamente colpito il quartiere generale Hezbollah a Beirut, nel tentativo secondo la stampa israeliana di colpire Nasrallah. Dopo l'attacco Nasrallah, in una dichiarazione televisiva, aveva dichiarato una «guerra totale» contro Israele.
La stampa israeliana ha affermato, citando fonti militari, che gli attacchi in Libano hanno consentito finora all'esercito dello stato ebraico di distruggere quasi il 50% delle capacità operative della milizia sciita, rilevando però che la «struttura di comando» costituita dai 12 principali leader del movimento finora non è stata colpita.
Il quotidiano Maariv ha diffuso ieri un gioco di carte - ispirato a quello distribuito ai marines dall'esercito Usa in Iraq con i volti dei principali dirigenti del movimento baathista - con le facce dei 12 più importanti capi di Hezbollah. Lo sceicco Hassan Nasrallah è l'asso di quadri. Fra gli altri dirigenti segnalati da Maariv c'è il 're di cuorì Imad Mughnyeh, un palestinese sciita sospettato di aver partecipato agli attentati dell'11 settembre e indicato in Israele come il responsabile del rapimento di due soldati una settimana fa, e il 're di picchè, il vice segretario generale Hezbollah sceicco Naim Kassem.
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