BEIRUT (Libano) - È ormai guerra senza limiti fra Israele e Libano. Razzi lanciati dagli estremisti arabi di Hezbollah hanno colpito la città santa di Nazareth: il bilancio è di tre morti.
Il governo israeliano ha annunciato nel frattempo che le operazioni militari proseguiranno senza limiti di tempo e senza restrizioni.
È piena di sfollati la postazione dell'Unifil, la forza Onu in Libano, bombardata dall'artiglieria israeliana a Marun el-Ras.
In corso una catastrofe sanitaria, specie nel sud del Paese, da una settimana sotto le bombe degli israeliani perché accusato di ospitare comandi e formazioni dei terroristi palestinesi.
Il presidente libanese ha chiesto l'aiuto del Vaticano per il "cessate il fuoco".
Il premier della Siria, Assad, ha a sua volta chiesto una tregua, mentre gli Stati Uniti - secondo il giornale "The Guardian" - hanno pianificato di lasciare ad Israele «mano libera per una settimana», trascorsa la quale Washington si unirà agli appelli internazionali per la cessione dei bombardamenti.
A Beirut le esplosioni hanno fatto finire in pezzi i vetri dell'Ambasciata italiana. Nella capitale è in corso l'evacuazione dei cittadini occidentali. Circa 1.100 americani hanno lasciato il Libano per Cipro su 25.000 residenti totali.
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