BEIRUT (Libano) - Ammontano ad almeno 47 le persone che soltanto oggi hanno perso la vita in Libano a causa degli attacchi delle forze israeliane, o comunque in seguito ai combattimenti tra queste ultime e i miliziani sciiti di Hezbollah. Lo hanno reso noto fonti ospedaliere e della polizia locale, secondo cui in sei giorni di scontri il numero complessivo delle vittime ha ormai superato le duecento unità, arrivando come minimo a 207: si tratta di 195 civili e di dodici soldati governativi, nove dei quali hanno perso la vita in giornata sotto un bombardamento. Ad essi vanno aggiunti quattro guerriglieri del "Partito di Dio", l'ultimo dei quali morto anch'esso oggi stesso: a riferirlo è stato proprio il gruppo integralista filo-iraniano e filo-siriano, le cui perdite non sono inserite nel computo ufficiale; questo comprende anche più di 440 feriti. Vi rientrano inoltre dieci libanesi i cui cadaveri sono stati ritrovati ritrovati sempre oggi, ma dei quali si ignorano le circostanze precise del decesso.
L'episodio odierno più grave è stato dovuto dal lancio di un missile aria-terra da parte di un aereo d'Israele contro un mini-bus, diretto verso la città costiera di Rmeileh: dodici i civili sterminati dalla conseguente esplosione, inclusi tre bambini e due donne.
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