ROMA - «Condividiamo le linee-guida del Dpef e della Finanziaria sul fronte dello sviluppo, del risanamento e dell'equità. Tuttavia ci aspettiamo scelte più decise e mirate al recupero di competitività dell'artigianato e delle piccole e medie imprese». E' questo in sintesi il giudizio delle Confederazioni dell'artigianato sul Dpef, espresso nel corso di un'audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
In particolare sul taglio del cuneo fiscale Confartigianato, Cna e Casartigiani chiedono venga applicato «a tutte le imprese che fanno davvero sviluppo e occupazione e che operano sul mercato senza alcune protezione». Chiedendo inoltre una forte riduzione degli adempimenti burocratici per le aziende, le organizzazioni degli artigiani sottolineano la necessità di «procedere nelle liberalizzazioni dei mercati dell'energia, dei servizi assicurativi, bancari e dei trasporti»; l'incentivazione della previdenza integrativa per gli autonomi, accompagnate da misure di compensazione per lo smobilizzo del Tfr. Importante infine - per le tre organizzazioni - facilitare l'accesso al credito, alla ricerca e all'innovazione delle imprese, nonchè la promozione di filiere produttive.
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